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Ps Careggi. Turni al di sotto dei contingenti minimi, Bigi: ‘di notte un infermiere in meno’

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La Redazione
Pubblicato il: 08/08/2024 vai ai commenti

NurSind dal territorioToscana

Lettera del sindacato all’Azienda: problemi anche al reparto degenza Infettive tropicali. Il segretario regionale Giannoni: “Penalizzati anche dal punto di vista economico”

 

Firenze, 8 agosto 2024. La carenza del personale infermieristico all’interno dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi si fa ogni giorno più grave. A segnalarlo è il NurSind, che nei giorni scorsi ha scritto una lettera all’Azienda proprio per comunicare le difficili situazioni del pronto soccorso e del reparto di degenza Infettive tropicali.

Secondo il sindacato delle professioni infermieristiche nelle ultime settimane il numero minimo di 19 infermieri per il turno notturno all’interno del pronto soccorso (indicato dalla stessa Azienda come contingente minimo, ovvero il numero di personale sotto il quale non si deve operare per garantire i servizi essenziali, emergenze e urgenze) non viene rispettato e i turni vengono organizzati con 18 unità, salvo poi ricorrere impropriamente alla pronta disponibilità.

“Possiamo capire - spiega il segretario aziendale Luca Bigi - il ricorso al pronto disponibile, oltre che per complessità assistenziale, in caso di assenze improvvise dell’ultima ora. Ma vedere un orario mensile già con numeri deficitari rispetto a quanto previsto dai contingenti minimi ci lascia sconcertati. Una dinamica che si ripete anche nei turni della mattina e del pomeriggio, durante i quali spesso le presenze effettive sono al di sotto dei numeri minimi, ovvero 24 infermieri e 17 Oss”.

Problemi registrati anche nel reparto di degenza Infettive tropicali, che per diversi turni consecutivi ha visto il calo del personale notturno da 3 infermieri e un Oss (asset indicato come contingente minimo) a soli 3 infermieri senza alcuna diminuzione di posti letto.

“Il personale - prosegue Bigi - già abbondantemente provato dalla pandemia e dalla drastica riduzione di personale, non ha intenzione di compensare per l’ennesima volta le carenze dell’Azienda, che espongono a elevato rischio clinico utenti e operatori. Chiediamo all’Azienda di assumersi la responsabilità di chiudere i servizi e ridurre i posti letto: non è accettabile che ancora una volta tutto ricada e gravi sulla buona volontà del personale sanitario”.

Non solo problemi organizzativi, ma anche economici. “Le tariffe dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi per le cosiddette ‘indennità aggiuntive’ - spiega il segretario regionale Giampaolo Giannoni - sono ferme dal 2001 e la direzione in più occasione ha annunciato di non aver intenzione di rivederle. Un atteggiamento che penalizza gli infermieri che lavorano a Careggi, i quali vengono retribuiti molto meno dei colleghi di altre aziende sanitarie”.