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Stop a sequestro del TFS/TFR per i dipendenti pubblici. Firma la petizione

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 16/07/2024 vai ai commenti

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Le principali organizzazioni sindacali italiane, tra cui CGIL, UIL, CGS, CSE, COSMED, CIDA e CODIRP, hanno lanciato oggi una petizione indirizzata al Governo e al Parlamento per chiedere la fine della dilazione del Trattamento di Fine Servizio (TFS) e del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) per i dipendenti pubblici. Questo passo rappresenta un deciso segnale di protesta contro una pratica che ha gravemente penalizzato i lavoratori del settore pubblico per oltre un decennio.

I sindacati denunciano un "ingiusto sequestro" delle liquidazioni spettanti ai dipendenti pubblici, erogate con modalità differite e rateali che possono causare ritardi fino a sette anni. Questa situazione, sottolineano, non solo discrimina i dipendenti pubblici rispetto a quelli privati, ma rappresenta anche una grave ingiustizia sociale, colpendo in modo particolare chi raggiunge l’età pensionabile o il limite ordinamentale per la permanenza in servizio. In un contesto di alta inflazione, tale dilazione erode ulteriormente il potere d’acquisto delle liquidazioni, aggravando il danno subito dai lavoratori.

Nonostante la Corte Costituzionale, con la sentenza n.130/23, abbia dichiarato la trattenuta del TFS in contrasto con il principio della giusta retribuzione sancito dall'art. 36 della Costituzione, la pratica discriminatoria continua imperterrita. La sentenza, che ha ribadito l’illegittimità di tali trattenute, non ha portato a un cambiamento concreto, con il legislatore che non ha ancora adottato misure risolutive.

Le sigle sindacali criticano duramente la mancanza di azione del Governo e del Parlamento, nonostante i numerosi disegni di legge presentati da tutte le forze politiche. "È intollerabile – affermano i sindacati – che ci si limiti ad auspici e moniti senza prendere provvedimenti concreti per risolvere questa ingiustizia. È ora che il legislatore intervenga con urgenza per porre fine a questo sequestro illegittimo, restituendo il maltolto e garantendo equità e giustizia."

L’appello delle Confederazioni è chiaro: "Invitiamo tutti i dipendenti pubblici e i cittadini a firmare la petizione e a sostenere questa battaglia per i diritti." La mobilitazione decisa è vista come necessaria per ottenere finalmente giustizia per i dipendenti pubblici, ponendo fine a una situazione che da troppo tempo penalizza ingiustamente una parte significativa della forza lavoro italiana.

→ FIRMA LA PETIZIONE