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Spedizione punitiva contro medici e infermieri: in 50 attaccano i sanitari con calci e pugni

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/09/2024 vai ai commenti

AttualitàCronache sanitarie

Un tragico episodio ha sconvolto il Policlinico di Foggia, dove una ragazza di 22 anni, originaria di Cerignola, è deceduta durante un intervento chirurgico, scatenando l'ira dei familiari. L'episodio ha avuto luogo intorno alle 23 di ieri nel reparto di Chirurgia Toracica. Una volta appresa la notizia del decesso, circa 50 persone, tra parenti e conoscenti della vittima, hanno fatto irruzione nel reparto, aggredendo il personale sanitario.

 

L'aggressione

I medici e gli infermieri sono stati vittime di una violenza inaudita. Un chirurgo è stato colpito al volto, riportando ferite alla mascella, mentre un altro medico è stato spinto a terra e preso a calci e pugni. Una dottoressa, nel tentativo di proteggersi, ha subito la frattura di una mano. La situazione è degenerata al punto che il personale è stato costretto a barricarsi in una stanza per sfuggire all’aggressione.

L'intervento delle forze dell'ordine è stato necessario per riportare la calma. Gli agenti della Questura di Foggia hanno identificato i presenti e avviato un’indagine sull'accaduto.

 

Il ricovero e la tragedia

La giovane era stata investita il 18 giugno mentre si trovava in sella a una bicicletta elettrica e, dopo un primo ricovero all’ospedale di Cerignola, era stata trasferita d'urgenza al Policlinico di Foggia. Dopo giorni in Rianimazione, era stata programmata un'operazione chirurgica per risolvere una stenosi tracheale, inizialmente prevista in un centro specializzato a Roma ma divenuta urgente.

 

Le indagini

Le autorità hanno già avviato l'acquisizione delle cartelle cliniche per chiarire le cause della morte. Anche il Policlinico ha annunciato un'indagine interna per analizzare il percorso assistenziale della paziente e determinare eventuali responsabilità.

 

Le reazioni

La drammatica vicenda ha sollevato un'ondata di condanne. Il direttore generale della Asl di Foggia, Antonio Nigri, ha espresso solidarietà al personale aggredito, sottolineando l'inaccettabilità di ogni forma di violenza contro chi lavora per salvare vite. Anche l'Ordine dei Medici di Foggia ha stigmatizzato l’accaduto, definendo l’assalto al personale sanitario una "spedizione punitiva".

Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha definito l’escalation di violenza contro gli operatori sanitari intollerabile e ha promesso misure più severe per proteggere il personale ospedaliero, inclusa l’estensione della reclusione fino a 5 anni per aggressioni. Gemmato ha inoltre dichiarato l'intenzione di recarsi al Policlinico di Foggia per incontrare i medici e valutare nuove misure di sicurezza.

Questo tragico evento non solo riaccende il dibattito sulla sicurezza negli ospedali, ma evidenzia anche la necessità di un cambiamento culturale e di un maggior rispetto per chi lavora in prima linea per la salute pubblica.