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Ospedali sotto assedio. Al Cardinal Massaia arriva il posto di polizia: ecco le misure previste

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/09/2024 vai ai commenti

AttualitàGoverno

Il Ministero dell'Interno ha reso nota, tramite il suo sito istituzionale, la recente riunione presso la Prefettura di Asti per discutere delle misure di sicurezza da adottare a protezione del personale medico e infermieristico dell'ospedale Cardinal Massaia. Durante l'incontro, sono stati presentati i numerosi interventi implementati negli ultimi due anni, volti a rafforzare la sicurezza all'interno della struttura ospedaliera, che rappresenta un presidio fondamentale per la sanità locale.

Tra le principali novità, è stata annunciata la riattivazione del posto fisso di Polizia, un segnale importante per garantire una presenza costante delle forze dell'ordine in un contesto particolarmente delicato come quello ospedaliero. Inoltre, è stata confermata l’intensificazione dei servizi di vigilanza, con pattugliamenti più frequenti per dissuadere eventuali episodi di violenza o di tensione all’interno del nosocomio. Una misura aggiuntiva è l’introduzione di un numero di telefono diretto a disposizione del personale sanitario, uno strumento che consente di chiamare rapidamente le forze di sicurezza in caso di emergenza.

Non solo, il Ministero ha anche anticipato ulteriori azioni che verranno intraprese per migliorare la protezione del personale e dei pazienti. Tra queste, spicca l’installazione di moderni sistemi di video-allarme in grado di trasmettere immagini in tempo reale alle centrali operative delle Forze dell’ordine, permettendo così un intervento immediato in caso di situazioni critiche.

Un problema nazionale: la sicurezza del personale sanitario sotto i riflettori

Il tema della sicurezza negli ospedali non riguarda solo la realtà di Asti, ma è parte di un dibattito più ampio che coinvolge l'intero Paese. Proprio oggi, la Coordinatrice del Dipartimento Sanità del Partito Democratico, Marina Sereni, ha espresso preoccupazione riguardo all’aumento di episodi di violenza contro il personale sanitario. In una nota diffusa alla stampa, Sereni ha sottolineato l’urgenza di affrontare il problema in modo sistematico, richiamando l’attenzione sul recente drammatico episodio verificatosi al Policlinico di Foggia.

In quella circostanza, la morte di una giovane paziente di 23 anni, in seguito a un delicato intervento chirurgico, ha scatenato una violenta reazione da parte dei familiari nei confronti dei medici e degli infermieri. Sereni ha dichiarato: "Di fronte alla perdita di una giovane vita è doveroso esprimere comprensione per il dolore della famiglia, ma nulla può giustificare la violenza verso chi ogni giorno si adopera per curare e per salvare vite umane". Ha inoltre sottolineato come il Partito Democratico consideri prioritario, nella prossima manovra finanziaria, affrontare il tema della sanità pubblica e della sicurezza del personale medico.

Richiesta di interventi concreti

Il richiamo di Sereni, rivolto direttamente al governo nazionale, riflette una crescente inquietudine rispetto alla tutela dei professionisti del settore sanitario. "Senza un SSN universalistico e gratuito le diseguaglianze sociali e territoriali diventano insopportabili", ha aggiunto la coordinatrice, ribadendo la necessità di misure urgenti per prevenire episodi di violenza contro medici e infermieri. Oltre a richiedere interventi mirati alla sicurezza fisica del personale, Sereni ha sottolineato l’importanza di un riconoscimento maggiore per l’impegno quotidiano e la dedizione di chi lavora in prima linea nel Sistema Sanitario Nazionale.

L’urgenza di proteggere il personale sanitario è ormai un tema che non può più essere ignorato. La questione, infatti, non riguarda solo la tutela degli operatori, ma anche la garanzia di un ambiente di lavoro sicuro, essenziale per assicurare ai pazienti le cure necessarie in un contesto sereno.