Iscriviti alla newsletter

NurSind Puglia: organizzazione e dotazioni organiche contro le aggressioni agli operatori sanitari

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 09/09/2024 vai ai commenti

NurSind dal territorioPuglia

 

L’aggressione al personale sanitario del Policlinico di Foggia non è un episodio isolato, ma rappresenta l’ennesimo di una lunga serie di violenze che coinvolgono gli operatori del settore. A denunciare la gravità della situazione è il segretario regionale di Nursind Puglia, Francesco Balducci, in una lettera inviata alla Regione Puglia. "Purtroppo non sarà l’ultimo", ha dichiarato Balducci, sottolineando come ogni giorno migliaia di cittadini pugliesi si rivolgano alle strutture sanitarie pubbliche per ricevere cure e diagnosi, e nella maggior parte dei casi con civiltà e rispetto verso il personale. Tuttavia, vi sono alcune eccezioni che sfociano in veri e propri atti di aggressione fisica o verbale.

Secondo Balducci, le cause che scatenano tali comportamenti possono essere le più svariate: "Nei servizi ambulatoriali, a volte basta un semplice invito da parte dell’operatore a rispettare il proprio turno; nei reparti di degenza o nei servizi di emergenza, invece, può trattarsi della percezione che il proprio stato di salute venga sottovalutato". E non sono solo i pazienti a rappresentare un rischio: "Spesso il pericolo più grande arriva dai parenti o dagli accompagnatori", ha spiegato.

I numeri non mentono. Uno studio recente condotto in Puglia ha rilevato che il 42% degli operatori sanitari ha subito una forma di violenza sul luogo di lavoro. Tra le categorie più colpite, i medici (34,7%), gli infermieri (32,9%) e i farmacisti ospedalieri (31,9%). La maggior parte degli episodi è stata di natura verbale (87%), ma il 12% ha riportato aggressioni fisiche e il 3% molestie sessuali. "Il rischio di aggressione è significativamente più alto durante il turno notturno", ha aggiunto il segretario.

Nel corso di un convegno organizzato a gennaio 2024, è emerso un altro dato preoccupante: il Pronto Soccorso è stato trasformato in una sorta di "ambulatorio di prima visita". Questo genera attriti tra pazienti e operatori, con persone che, non riuscendo a ottenere risposte rapide ai loro problemi di salute fuori dall’ospedale, si riversano sul pronto soccorso, aggravando la già critica situazione delle strutture.

Il segretario NurSind ha accolto con favore le linee guida della Regione Puglia emanate lo scorso 31 luglio per prevenire le aggressioni. Tra le misure, l’introduzione di personale dedicato alla comunicazione con i parenti dei pazienti. Tuttavia, Balducci ha espresso preoccupazione che tali iniziative non siano sufficienti: "Si tratta di pannicelli caldi per minimizzare un problema che affonda le radici in carenze organizzative e nella mancanza di personale, soprattutto infermieristico".

Uno dei problemi principali, secondo Balducci, è la carenza di personale sanitario in Puglia rispetto ad altre regioni come Toscana, Piemonte ed Emilia-Romagna. "I numeri parlano chiaro: la nostra regione è notevolmente sottodimensionata, sia in termini di medici che di infermieri", ha dichiarato. Inoltre, il personale sanitario pugliese è costretto a lavorare in condizioni di logorio psico-fisico dovute a una carenza cronica di Operatori Socio Sanitari (OSS) e all’elevata età media dei lavoratori: "Circa il 70% del personale ha un’età compresa tra i 52 e i 64 anni".

Per risolvere il problema delle aggressioni, secondo il sindacato NurSind, è necessario intervenire su due fronti: organizzazione e dotazioni organiche. L’applicazione del DM 77/2021, che decongestionerebbe gli ospedali e permetterebbe una gestione più efficace delle richieste di assistenza sul territorio, e un aumento delle risorse umane sono passi fondamentali per affrontare la crisi. "Se non si può aumentare la spesa per il personale, si possono comunque adottare scelte organizzative diverse per ottimizzare le risorse", ha suggerito Balducci.

In conclusione, il sindacato ha ribadito la propria disponibilità a collaborare con la Regione Puglia per affrontare seriamente la questione: "Auspichiamo l’apertura di una discussione approfondita e costruttiva tra tutti gli attori coinvolti".