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Emergenza al Mazzoni di Ascoli Piceno: situazione insostenibile in Patologia Neonatale e Pediatria

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La Redazione
Pubblicato il: 14/10/2024 vai ai commenti

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Le segreterie Nursind e USB hanno nuovamente sollevato l’allarme sulla critica situazione della Patologia Neonatale e Pediatria dell'Ospedale "C. e G. Mazzoni" dell'AST di Ascoli Piceno, lanciando un appello urgente alla Direzione Generale per ripristinare i cinque posti letto recentemente tagliati. Un taglio ritenuto privo di giustificazioni, che sta mettendo a rischio la salute dei neonati e l'efficienza del personale sanitario.

Secondo Maurizio Pelosi, segretario territoriale Nursind di Ascoli Piceno, la situazione è diventata insostenibile. "È intollerabile che, nella giornata di ieri, con la disponibilità di sole tre culle in Patologia Neonatale, siano stati ricoverati ben otto neonati", ha dichiarato Pelosi, sottolineando come questo episodio rappresenti l’ennesima prova delle numerose criticità già denunciate nei mesi scorsi. "Questa situazione dimostra, ancora una volta, quanto fossero fondate le nostre denunce riguardo alla decisione irresponsabile della Direzione di ridurre i posti letto. Tale scelta non rispecchia minimamente le esigenze della popolazione e mette a rischio la salute dei più piccoli", ha aggiunto.

La riduzione dei posti letto non è l’unico problema. Il sovraffollamento si intreccia con una grave carenza di personale, con ripercussioni sulla qualità delle cure offerte. "Un infermiere è stato spostato dalla Pediatria alla Patologia Neonatale come una 'trottola', lasciando un solo infermiere a occuparsi di dieci bambini in Pediatria", ha denunciato Pelosi, descrivendo una situazione "inaccettabile" che mette in pericolo sia i piccoli pazienti che il personale sanitario, costretto a lavorare in condizioni di estrema difficoltà.

Le segreterie sindacali chiedono un intervento immediato. "Chiediamo con forza il ripristino immediato dei posti letto necessari e l'assunzione del personale infermieristico indispensabile per garantire la sicurezza e la qualità delle cure", ha ribadito Pelosi. L'appello alle autorità è chiaro: "È ora di dire basta al sovraffollamento e alla mancanza di personale."

Le accuse si estendono alla dirigenza dell'AST di Ascoli Piceno, accusata di ignorare il problema e minimizzarne la portata. "La Dirigenza dell'AST di Ascoli Piceno, anziché fare propaganda e sostenere che 'va tutto bene', ha il dovere di rispondere alla cittadinanza e ai dipendenti che sono costretti a lavorare in condizioni di rischio", ha affermato Pelosi, sottolineando come, qualora la Direzione non fosse in grado di garantire la salute pubblica, "dovrebbe dimettersi al più presto".

Oltre alla riattivazione immediata dei posti letto, Nursind e USB chiedono stabilizzazioni e assunzioni stabili per garantire una gestione sicura e adeguata delle cure. "Basta con le scuse: è tempo di agire per il bene dei nostri bambini e della nostra comunità", ha concluso Pelosi, lanciando un ultimo appello alla responsabilità della Dirigenza.

L’attenzione resta ora sulle risposte che la Direzione Generale darà a questa emergenza.