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Passaggio all'ora solare. Cosa cambia in busta paga per i lavoratori notturni?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 21/10/2024 vai ai commenti

Leggi e sentenzeProfessione e lavoro

Con l’arrivo della  27 ottobre 2024, l’Italia tornerà all'ora solare, ponendo fine al periodo di ora legale iniziato a marzo. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, le lancette dell’orologio verranno spostate indietro di un’ora. Sebbene questo cambiamento possa significare un’ora di sonno in più per la maggior parte delle persone, il discorso è ben diverso per i lavoratori notturni. Il passaggio all'ora solare solleva infatti questioni pratiche e legali, soprattutto in termini di gestione del tempo di lavoro e retribuzione.

Impatto sulla retribuzione durante il cambio dell'ora solare
Per i lavoratori notturni, il cambio di orario genera scenari che potrebbero sembrare complicati. La domanda principale che sorge è: "Se la mia notte di lavoro si allunga di un'ora, come verrò pagato?" La risposta, pur variando leggermente a seconda delle specifiche contrattuali, segue alcune linee guida generali.
Nel lavoro dipendente, le ore di lavoro sono normalmente calcolate sulla base dell'orario di inizio e fine attività. Pertanto, nel contesto del passaggio all'ora solare, un lavoratore che normalmente svolge un turno dalle 22:00 alle 06:00, si ritroverà a lavorare effettivamente nove ore, poiché alle 03:00 l’orologio verrà spostato indietro di un’ora. Di conseguenza, l’orario di lavoro si estenderà fino alle 06:00 del nuovo orario.
Dal punto di vista retributivo,  le regole specifiche dipendono dai contratti collettivi e dalle politiche aziendali in vigore. Se il CCNL di riferimento non prevede il riconoscimento di straordinari o supplementari in questo caso specifico, quest’ora aggiuntiva andrà “persa”, senza alcun effetto in busta paga.

Aspetti legati alla salute e alla gestione del turno
Oltre all'impatto economico, il cambio dell’ora può avere effetti anche sul benessere dei lavoratori, soprattutto di quelli che operano su turni notturni. Studi dimostrano che il passaggio dall'ora legale all'ora solare può influenzare i ritmi circadiani, creando disturbi del sonno e aumentando il rischio di errori o infortuni sul lavoro. Questo effetto è più marcato nei lavoratori che devono adattarsi rapidamente a variazioni orarie, come nel caso dei turni di notte.
Per mitigare questi effetti, alcune aziende forniscono ai propri dipendenti supporti specifici, come la possibilità di posticipare o anticipare l’inizio del turno, oppure garantire pause più frequenti per favorire una migliore gestione della stanchezza. Tuttavia, non tutte le organizzazioni sono equipaggiate per offrire tali soluzioni.