Legge di Bilancio 2025. Dal bonus in busta paga alla Carta nuovi nati. Le novità
Nella serata di ieri si è tenuto il Consiglio dei Ministri, durante il quale è stato esaminato il disegno di legge di bilancio per il 2025. Sebbene non siano ancora disponibili bozze ufficiali del testo, alcune anticipazioni trapelate da fonti governative offrono già uno sguardo sulle principali misure economiche che caratterizzeranno la manovra.
Interventi previsti: cifre e tempistiche
Il disegno di legge, che prosegue sulla scia di un approccio prudente e responsabile adottato dall'esecutivo, prevede interventi in termini di spesa pubblica: 30 miliardi di euro per il 2025, una cifra destinata ad aumentare a 35 miliardi nel 2026 e oltrepassare i 40 miliardi nel 2027.
Sanità: 4 miliardi per il rinnovo contrattuale e i servizi
Uno degli aspetti più rilevanti della manovra è l'incremento delle risorse destinate al comparto sanitario, che, secondo quanto riportato, ammonterebbe a circa 4 miliardi di euro. Tali fondi sono finalizzati a finanziare il rinnovo dei contratti del personale sanitario, un tema particolarmente delicato dopo anni di pandemia e le sfide persistenti del sistema sanitario nazionale. Inoltre, l'incremento dei fondi sarà in linea con la crescita del PIL nominale.
Pubblico impiego: stanziamenti per i rinnovi contrattuali
Oltre alla sanità, il rinnovo dei contratti del pubblico impiego sarà al centro della legge di bilancio. Il Governo ha già stanziato le risorse necessarie per le procedure che riguarderanno il triennio 2025-2027, rispondendo alle pressanti richieste di sindacati e lavoratori del settore pubblico.
Bonus 100 euro in busta paga
La misura del taglio del cuneo fiscale per le retribuzioni fino a 35 mila euro lordi, in scadenza il 31 dicembre 2024, verrà non solo confermata, ma anche resa più stabile. L'obiettivo del Governo è garantire che l’aumento di circa 100 euro netti in busta paga, frutto dello sgravio, sia sostenuto per almeno i prossimi cinque anni.
La manovra dovrebbe inoltre prevedere due importanti modifiche alla modalità di applicazione del taglio del cuneo. La prima riguarda l'introduzione di un meccanismo di decalage, pensato per evitare il cosiddetto "scalone" tra chi guadagna appena sotto i 35 mila euro e chi supera di poco questa soglia. L’idea è di ridurre gradualmente il beneficio fino a estenderlo, seppur in misura minore, a chi percepisce redditi fino a 40 mila euro lordi.
La seconda modifica riguarda la natura stessa del taglio. Se finora lo sgravio si è concentrato sulla riduzione dei contributi previdenziali (fino a 7 punti percentuali per il 2024), il nuovo schema prevede che, per la maggior parte dei lavoratori, il beneficio si traduca in una detrazione fiscale sul reddito da lavoro dipendente. Tale soluzione permetterebbe di evitare squilibri nei rapporti tra i contributi versati all’INPS e le prestazioni erogate, mantenendo così stabile il sistema previdenziale. Tuttavia, per i lavoratori con redditi più bassi, cosiddetti "incapienti", lo sgravio continuerà ad agire sui contributi.
Misure a sostegno delle famiglie: Carta per i nuovi nati e bonus asili
La manovra 2025 riserva un'attenzione particolare anche alle famiglie. In quest’ambito, si segnalano diversi provvedimenti di supporto, tra cui l’introduzione di una nuova misura, la “Carta per i nuovi nati”, che prevede un contributo di 1.000 euro per ogni bambino nato da genitori con un ISEE inferiore ai 40.000 euro. Questa misura si inserisce in un più ampio contesto di interventi a favore della natalità e del sostegno alla genitorialità.
Oltre alla Carta, viene rafforzato il bonus per la frequenza degli asili nido, e una novità significativa riguarda l’esclusione dell'assegno unico universale dal computo dell'ISEE, una misura che punta a rendere più accessibili i contributi destinati all'infanzia. Il Governo, inoltre, rifinanzia per il 2025 la Carta “dedicata a te”, con un fondo di 500 milioni di euro.
Detrazioni fiscali: più spazio alle famiglie numerose
Infine, il Governo introduce una revisione del sistema delle detrazioni fiscali, che terrà maggiormente conto del numero di familiari a carico. In altre parole, più numerosi saranno i componenti del nucleo familiare, più ampio sarà lo spazio per ottenere benefici fiscali.