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La popolazione invecchia, ma in Italia manca un piano socio-sanitario da 16 anni

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 18/11/2024 vai ai commenti

AttualitàCronache sanitarie

Si sta svolgendo, in questi giorni, il 9° Forum Sistema Salute alla Stazione Leopolda di Firenze, un luogo privilegiato del confronto per l'innovazione e la sostenibilità del sistema salute italiano.

Il forum è un evento unico, creativo, stimolante al cui programma stanno lavorando con passione e intelligenza giovani di ogni età ed esperienza. Relatori, facilitatori, futuristi, esponenti della cultura della scienza e della politica, artisti, giornalisti e comunicatori di assoluto livello nazionale e internazionale che si sono posti l’obiettivo di trasformare l’evento in una preziosa esperienza che darà i suoi frutti.

Tra i numerosi relatori è intervenuta Monica Calamai, direttrice generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara, da poco insignita del titolo di Ambasciatore della Sanità Italiana durante la 2a edizione del Meeting dei Grandi Ospedali. Il titolo viene attribuito a quei leader del settore sanitario che si contraddistinguono per il loro impegno nell’innovazione, nella collaborazione e nel creare sinergie all’interno del sistema sanitario con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’efficacia dell’assistenza sanitaria e di elevare la capacità della ricerca, rispecchiando con i valori e lo spirito del Progetto Grandi Ospedali.

“L’Italia invecchia a vista d’occhio - racconta Monica Calamai - ma manca un piano socio-sanitario da 16 anni. Una situazione che ha aumentato la frammentazione. La pandemia ha creato un divario sempre più evidente tra popolazioni e territori, un sistema che ha visto aumentare diseguaglianze e iniquità. A questo si aggiunge la galoppante crisi demografica che connota l’Italia e l’Europa provocando una crisi economica; in varie regioni italiane il numero di pensionati è superiore a quello dei lavoratori, abbiamo una popolazione anziana con un numero crescente di over 65 e over 75. Un quadro che comporta un aumento delle cronicità da gestire, ma anche una forte crisi della programmazione sanitaria”.

Infatti, l’ISTAT ci restituisce un quadro poco rassicurante: rispetto al 1° gennaio 2022, l'indice di vecchiaia continua a crescere con un aumento di 5,5 punti percentuali, raggiungendo, al 1° gennaio 2023, quota 193,1 anziani ogni 100 giovani, confermando la crescita costante dell’indice, in atto oramai da un ventennio.

“Il futuro è legato alla transizione digitale, all’intelligenza artificiale, strumenti straordinari  - sottolinea Calamai - che cambiano completamente il paradigma organizzativo della sanità e di tutta la società. I punti che ci poniamo sono anche quelli della sostenibilità finanziaria, delle disparità regionali, della carenza di personale sanitario, della gestione delle emergenze sanitarie quali il Covid e le liste d’attesa, della riorganizzazione e digitalizzazione. In queste priorità si inserisce anche la problematica del gender gap, quinto obiettivo dell’Agenda 2030. Quest’anno la community “Donne Protagoniste in Sanità” incontra, al Forum Sistema Salute, la politica e i rappresentanti dei cittadini. Fondamentale l’incontro con la politica che legifera e con i rappresentanti dei cittadini nel concetto di “One Health”, nell’andare a costruire un percorso diverso di quello che è il nostro sistema sanitario”.