Nessuno vuole fare più l'infermiere. La crisi è globale, dal Giappone alla Norvegia
Il settore sanitario globale sta affrontando una crescente crisi legata alla carenza di infermieri, una problematica che, secondo un recente rapporto dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), potrebbe aggravarsi nei prossimi anni. Il rapporto, realizzato con il supporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), analizza l’interesse dei giovani per le professioni sanitarie, con un focus particolare sulla figura infermieristica.
Un Declino nelle Aspirazioni Giovanili
Uno dei dati più preoccupanti evidenziati dal rapporto riguarda il calo dell’interesse tra i quindicenni nel perseguire carriere infermieristiche. I dati del Programma per la Valutazione Internazionale degli Studenti (PISA) mostrano che in quasi la metà dei paesi OCSE l’aspirazione a diventare infermieri è diminuita tra il 2018 e il 2022.
Nonostante la pandemia di COVID-19 abbia rafforzato l’immagine degli operatori sanitari come eroi in prima linea, essa ha anche messo in luce le difficoltà del settore: turni di lavoro massacranti, burnout, salari spesso poco competitivi e condizioni di lavoro stressanti. Questi fattori sembrano aver contribuito a un calo dell’attrattività della professione infermieristica tra i giovani.
Gender Gap e Attrattività della Professione
Un aspetto particolarmente rilevante riguarda la differenza di genere nell’interesse per le carriere sanitarie. Il rapporto evidenzia che, sebbene il numero di ragazze che aspirano a diventare infermiere sia significativamente più alto rispetto ai ragazzi, il dato complessivo è in calo. Gli sforzi per rendere la professione più inclusiva dal punto di vista di genere sono ancora insufficienti: in molti paesi OCSE, meno del 15% degli studenti di infermieristica sono uomini.
Alcuni governi stanno cercando di invertire questa tendenza con campagne di sensibilizzazione e incentivi economici. Nel Regno Unito, ad esempio, la campagna "We are the NHS" ha cercato di attrarre più uomini nella professione, mentre in Polonia, l'introduzione di borse di studio generose ha portato a un aumento del 60% nelle domande per i corsi di laurea in infermieristica.
Tendenze Globali: Aumento e Diminuzione delle Iscrizioni
I dati raccolti dall'OCSE e dall'OMS mostrano un andamento altalenante nelle iscrizioni ai corsi di laurea in infermieristica. Durante i primi anni della pandemia, le iscrizioni sono aumentate in diversi paesi, tra cui Spagna e Polonia, grazie a incentivi governativi e a una maggiore consapevolezza del ruolo critico degli infermieri. Tuttavia, tra il 2022 e il 2023, le iscrizioni sono tornate ai livelli pre-pandemia o addirittura inferiori in paesi come Stati Uniti, Canada e Regno Unito.
Un caso emblematico è quello della Norvegia, dove nel 2023, per la prima volta in un decennio, non è stato possibile coprire tutti i posti disponibili per i corsi di infermieristica. Anche in Giappone, le domande per le scuole infermieristiche sono diminuite del 20% tra il 2019 e il 2023.
Lezioni e Strategie per il Futuro
Il rapporto OCSE sottolinea l’importanza di politiche mirate per rendere la professione infermieristica più attrattiva. Tra le possibili strategie suggerite:
- Miglioramento delle condizioni lavorative: Riduzione del carico di lavoro, aumento degli stipendi e migliori opportunità di avanzamento di carriera.
- Incentivi economici: Borse di studio, programmi di rimborso dei prestiti studenteschi e incentivi fiscali per chi intraprende questa carriera.
- Campagne di sensibilizzazione: Programmi educativi per promuovere l'infermieristica tra i giovani, specialmente tra gli uomini.
- Espansione delle capacità formative: Investimenti nelle infrastrutture educative per garantire un numero adeguato di posti nelle scuole di infermieristica.
La carenza di infermieri rappresenta una sfida cruciale per i sistemi sanitari di tutto il mondo. Mentre la domanda di professionisti sanitari continua a crescere, l’interesse dei giovani per la professione infermieristica mostra segni di declino. Il rapporto OCSE offre spunti preziosi per affrontare questa crisi, evidenziando la necessità di politiche proattive per rendere la professione più attrattiva e sostenibile nel lungo periodo.
Se i governi non interverranno con misure adeguate, il rischio è che nei prossimi anni la carenza di infermieri possa compromettere seriamente la qualità dell’assistenza sanitaria, con conseguenze potenzialmente gravi per la salute pubblica.