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ASL Toscana Sud-Est. Falsa partenza per il DG Torre: incontra i sindacati, ma esclude il NurSind

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 01/02/2025

Comunicati StampaToscana

 

I segretari territoriali di Arezzo, Siena e Grosseto protestano: “Un grave errore, serve correttezza nelle relazioni. Siamo la seconda sigla per iscritti”

Arezzo, 1 febbraio 2025 – Un avvio con il piede sbagliato per Marco Torre, neo direttore generale della Asl Toscana Sud-Est. La sua nomina, accolta inizialmente con curiosità e aspettative, è stata segnata da una polemica che rischia di compromettere sin dall'inizio il rapporto con le parti sociali. Il motivo? L’incontro selettivo con alcune organizzazioni sindacali, escludendone altre, tra cui il NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche.

Secondo quanto comunicato dalla stessa azienda sanitaria, Torre avrebbe già avviato un primo dialogo con le organizzazioni sindacali. Tuttavia, i segretari territoriali di NurSind per Arezzo (Claudio Cullurà), Siena (Danilo Malatesta) e Grosseto (Valentina Galesi) denunciano di non essere stati contattati. “Spiace constatare – dichiarano i rappresentanti – che il dottor Torre non abbia ritenuto opportuno interfacciarsi con il nostro sindacato. E dire che NurSind rappresenta la seconda sigla sindacale per numero di iscritti all’interno della Asl Toscana Sud-Est, e addirittura la prima per il personale infermieristico”.

Una spiegazione poco convincente

Dopo aver chiesto chiarimenti, i rappresentanti NurSind hanno ricevuto una risposta dall’azienda sanitaria, che ha minimizzato l’accaduto: “I contatti intercorsi con le parti sociali, a seguito della recente nomina, si sono limitati a momenti di saluto e di benvenuto di rito”. Tuttavia, questa versione è stata contraddetta dallo stesso Torre, che in un’intervista ha dichiarato: “Già con le organizzazioni sindacali abbiamo instaurato rapporti e dialoghi”.

Parole che hanno ulteriormente irritato i segretari territoriali NurSind, che vedono nell’accaduto una scelta discriminatoria: “Il neo direttore generale non è certo partito col piede giusto. Incontrare alcune sigle sindacali e ignorarne altre è un grave errore, soprattutto per chi, come Torre, è chiamato a garantire un confronto equo e trasparente con tutte le parti sociali. Non può certo pensare di scegliersi gli interlocutori a proprio piacimento”.

Attesa per un cambio di rotta

L’episodio ha sollevato interrogativi sulla gestione dei rapporti sindacali da parte del nuovo DG. “Ci auguriamo – concludono Cullurà, Malatesta e Galesi – che si sia trattato solo di un passo falso iniziale e che, da qui in avanti, il dottor Torre operi con maggiore correttezza nelle relazioni sindacali. La sanità pubblica ha bisogno di dialogo e collaborazione, non di esclusioni e divisioni”.

Il caso resta aperto e si attendono sviluppi nei prossimi giorni, con la speranza che il neo direttore generale possa recuperare un rapporto equilibrato e costruttivo con tutte le sigle sindacali, senza distinzioni o preferenze.