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Spagna. SATSE ottiene storica vittoria legale: riconoscimento ore Extra come 'Attenzione continuata'

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 17/03/2025

Global Nurse

 

Salamanca – Una sentenza storica è stata emessa dal Tribunale Contenzioso-Amministrativo n. 2 di Salamanca, che riconosce per la prima volta in Spagna il diritto di un’infermiera dell’ambito della sanità specializzata a vedersi retribuite le ore di lavoro in eccesso non come ordinario straordinario, ma come attività di attenzione continuata, ovvero secondo un trattamento economico più favorevole.

L’azione legale, promossa dal sindacato SATSE attraverso i suoi Servizi Giuridici, ha ottenuto un risultato senza precedenti nella giurisprudenza spagnola in materia di diritto del lavoro nel settore sanitario.

Il Caso: 30 ore extra retribuite al minimo sindacale

Secondo quanto riportato da Ical, tra il 15 dicembre 2021 e il 19 maggio 2022, un’infermiera ha prestato servizio per la Gerencia de Atención Especializada de Salamanca presso il Complesso Assistenziale Universitario della città. Al termine del contratto, risultava aver accumulato un eccesso di orario pari a 30,29 ore.

Nel giugno 2022, la direzione sanitaria ha proceduto alla liquidazione finale del contratto, retribuendo le ore in eccesso al valore orario previsto per la giornata lavorativa ordinaria. Tuttavia, poiché la lavoratrice aveva prestato servizio per meno di un anno, le ore eccedenti non potevano essere compensate con riposi, come previsto in altre situazioni.

Non accettando tale modalità di pagamento, la professionista – assistita dal sindacato SATSE – ha richiesto che quelle ore fossero retribuite secondo il compenso previsto per la “atención continuada”, ossia con una maggiorazione rispetto all’orario ordinario, come stabilito nei contratti collettivi per il personale sanitario.

Il Tribunale: le ore extra devono essere pagate come “Atención Continuada”

Il giudice ha accolto la tesi del sindacato, riconoscendo che le ore in eccesso debbano essere considerate parte delle prestazioni di attenzione continuata e non ricomprese nella normale giornata lavorativa, anche nel caso in cui non sia possibile compensarle con riposo per ragioni contrattuali.

SATSE ha accolto con soddisfazione la decisione del tribunale, evidenziando che si tratta della prima sentenza definitivache sancisce questo diritto a favore di un’infermiera. Si tratta di un precedente giuridico che potrebbe avere ampie ripercussioni per il personale sanitario, soprattutto per coloro che operano con contratti a termine o in situazioni lavorative discontinue.

Implicazioni: verso una nuova tutela dei diritti del personale sanitario

La sentenza rappresenta un punto di svolta nella tutela economica del lavoro infermieristico, in un contesto in cui le condizioni di lavoro spesso prevedono orari prolungati e flessibili senza un adeguato riconoscimento economico. Il riconoscimento dell’“atención continuada” per le ore extra rappresenta non solo un beneficio salariale, ma anche un riconoscimento formale del valore aggiunto che queste ore implicano in termini di impegno e responsabilità.

SATSE auspica ora che questa vittoria giudiziaria apra la strada a una revisione strutturale dei criteri di retribuzionedel personale infermieristico e a una maggiore equità nei confronti di chi opera in prima linea nella sanità pubblica.