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Caos e minacce di morte al Pronto Soccorso di Pistoia, il NurSind denuncia: Basta promesse vuote

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 09/04/2025

NurSind dal territorioToscana

Un uomo in escandescenze semina il panico al San Jacopo aggredendo infermieri e operatori sanitari. Il sindacato degli infermieri accusa l’Asl Toscana Centro: “Mancano sicurezza, personale e interventi concreti. Servono soluzioni immediate, non slogan”.

PISTOIA – 9 aprile 2025
Ancora violenza ai danni del personale sanitario. Stavolta è successo al Pronto Soccorso dell’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove nella serata di lunedì scorso si è verificato un grave episodio di aggressione che ha visto coinvolti infermieri, medici e operatori sociosanitari. A denunciarlo è la segreteria territoriale del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, che parla di “clima di paura e totale abbandono istituzionale”.

Secondo quanto riferito dal NurSind, un uomo accompagnato al pronto soccorso con una ferita alla testa ha improvvisamente dato in escandescenze durante il triage, strattonando l’infermiere di turno e minacciandolo di morte. L’aggressione si è poi estesa anche ad altri operatori sanitari intervenuti in aiuto, tra cui un medico, un altro infermiere e un OSS.

“È accaduto proprio il giorno in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito la medaglia d’oro alla memoria della dottoressa Barbara Capovani, uccisa mentre svolgeva il suo lavoro. Eppure, al San Jacopo si è consumata l’ennesima aggressione inaccettabile”, ha dichiarato Rosa Scelta, segretaria territoriale del NurSind.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia municipale e le guardie giurate in servizio presso la struttura. Nonostante il tentativo di contenere l’uomo, la sua aggressività è continuata anche all’interno degli ambulatori, dove ha cercato di colpire con una testata un operatore sanitario che lo stava accompagnando a un esame diagnostico. Solo dopo oltre un’ora di minacce, urla e tentativi di aggressione, l’uomo è stato allontanato dal pronto soccorso.

“La paura è stata tanta – ha aggiunto Scelta – e i nostri colleghi sono psicologicamente provati. Non si può più lavorare in queste condizioni, con continue aggressioni e un carico di lavoro insostenibile dovuto alla carenza cronica di personale”.

Il NurSind punta il dito anche contro l’Azienda Sanitaria Toscana Centro, colpevole – secondo il sindacato – di non aver mantenuto gli impegni assunti. “Avevano promesso l’istituzione di un posto fisso di polizia, la chiusura delle porte di accesso dall’esterno, l’installazione di sistemi di videosorveglianza e un maggior supporto al personale. Nulla di tutto questo è stato realizzato. Così non si può più andare avanti. Servono interventi urgenti e reali, non promesse al vento”, ha concluso la segretaria.

Il NurSind torna dunque a lanciare un appello alle istituzioni, affinché la sicurezza dei sanitari diventi una priorità non solo sulla carta ma anche nei fatti, per garantire condizioni di lavoro dignitose e tutelare chi ogni giorno si prende cura della salute dei cittadini, spesso a costo della propria incolumità.