NurSind. Nuoro, nuova mensa in ospedale: attiva dal 9/5 ma restano dubbi su pause e turni
La Asl di Nuoro, caso unico tra le aziende sanitarie della Sardegna, nei locali dell’Ospedale San Francesco di Nuoro ha attivato un servizio mensa nuovo fiammante che ha iniziato a servire pasti dal 9 maggio.
“Il nuovo servizio – dichiara con soddisfazione la Direzione strategica aziendale ASL 3 – occupa un locale della hall di ragguardevoli dimensioni, in una prospettiva di sempre maggior comfort e qualità dell’offerta, con tendenza all’utilizzo di prodotti locali, biologici, e a chilometro zero, proponendo prevalentemente una cucina tradizionale mediterranea”.
Il servizio mensa - prosegue il comunicato pubblicato sulla home page di Asl Nuoro - sarà svolto tutti i giorni dalle ore 11.30 alle ore 15.30, e dalle ore 18.30 alle ore 22.00, con produzione dei pasti sul luogo.
La parte conclusiva del comunicato è quella che però ha colpito la nostra attenzione, leggiamo infatti che si è deciso: “di aumentare l’orario di apertura/chiusura della mensa, al fine di consentire al personale sanitario, e non solo, di poter usufruire del servizio alla fine o in prossimità dell’inizio del proprio turno”.
Al di la di come la si pensi sulla bontà del servizio mensa o del più diffuso servizio sostitutivo con buoni pasto, ci sentiamo di ricordare all’azienda di Nuoro e ai suoi dipendenti che:
per turni che superano le sei ore, quindi anche quello notturno, il lavoratore ha diritto a una pausa di almeno 30 minuti, finalizzata al recupero delle energie psico-fisiche e alla consumazione del pasto. La pausa non è inclusa nell’orario di lavoro e il tempo dedicato al pasto deve essere rilevato con i normali sistemi di controllo delle presenze.
Il pasto deve essere consumato al di fuori dell’orario di lavoro. Quindi, per un turno 07:00 -14:12, la pausa mensa può svolgersi durante il turno, ma il tempo imoiegato, non inferiore a 30 minuti, si aggiunge all’orario di lavoro effettivo. In pratica, l’infermiere inizia il turno alle 07:00, effettua la pausa mensa (ad esempio dalle 13:00 alle 13:30), e termina il servizio alle 14:42 (14:12 + 30 minuti di pausa), poiché la pausa non è computata nell’orario di lavoro.
La collocazione della pausa e l’accesso alla mensa possono variare in base alle disposizioni interne dell’azienda sanitaria, che possono definire fasce orarie specifiche per la fruizione del servizio e la modalità di rilevazione della pausa. In assenza di regolamenti più restrittivi, la pausa può essere collocata generalmente nella fascia tra le 12:00 e le 14:00, compatibilmente con l’organizzazione del servizio e la continuità assistenziale.
Sentito a riguardo, il Segretario NurSind Nuoro Mauro Pintore, ci ha fatto sapere che “non esiste nessun regolamento aziendale per l’uso di quella che non è una mensa aziendale ma una semplice tavola calda aperta grazie ad un affidamento esterno”.
Se questo regolamento esistesse infatti, il servizio sostitutivo di buoni pasto dovrebbe essere interrotto e questo non è accaduto. D’altronde, poste le solite croniche carenze di personale, oggi è impossibile che qualcuno possa godere di una pausa mensa nelle forme che abbiamo descritto ed infatti, definire un servizio mensa fruibile “alla fine o in prossimità dell’inizio del proprio turno di lavoro”, lascia intendere che non sia possibile accedervi in momenti differenti; “non vorremmo che questa soluzione sia un modo per tentare di risparmiare sui buoni basto” di buona parte dei turnisti del comparto che molto difficilmente entreranno in azienda prima dell’inizio del turno e più difficilmente ancora vi si tratterranno alla fine dello stesso. “Un’evenienza impossibile anche solo da prendere in considerazione posto che se in reparto vi sono due infermieri per turno è impensabile che uno dei due si allontani anche solo per andare in bagno, altro che pausa pranzo” ha concluso Pintore.