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Abruzzo, nessuna erogazione del decreto Calabria: a rischio la remunerazione del personale sanitario

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 28/07/2025

AbruzzoNurSind dal territorio

Il NurSind Abruzzo denuncia il mancato trasferimento delle risorse alle ASL regionali e avverte: “Il personale non sarà più sacrificabile”

Chieti, 26 luglio 2025 – La Segreteria Regionale del NurSind Abruzzo, sindacato che rappresenta oltre 2500 professionisti sanitari, lancia un allarme importante: la Regione Abruzzo non ha ancora erogato le quote finanziarie previste dal decreto Calabria alle quattro ASL locali. La motivazione ufficiale è un persistente deficit finanziario, ma le conseguenze ricadono direttamente sul personale sanitario.

Il decreto Calabria era stato varato come misura strategica per assicurare un adeguato sostegno economico al sistema sanitario abruzzese, già fortemente provato da anni di emergenze, inclusa la recente pandemia. La mancata erogazione delle risorse, secondo il NurSind, rischia di compromettere non solo i servizi offerti alla comunità, ma anche la motivazione e la dignità degli operatori sanitari, il cui impegno quotidiano è fondamentale per la tutela della salute pubblica.

"Il decreto Calabria rappresentava un passo significativo per assicurare un adeguato finanziamento al sistema sanitario regionale, già fortemente provato dall’emergenza pandemica e dalle sfide quotidiane nella gestione della salute pubblica. La scelta di non erogare queste risorse mette a repentaglio la dignità e il giusto riconoscimento del lavoro svolto dai professionisti della salute, che affrontano carichi di lavoro sempre più impegnativi."

Andrea Liberatore, Segretario Regionale NurSind Abruzzo, sottolinea che la riduzione o il blocco della remunerazione accessoria rappresentano un

"attacco inaccettabile a chi lavora con passione e professionalità"

e chiede con urgenza all’assessore Nicoletta Verì di convocare un incontro per affrontare la situazione. In mancanza di risposte concrete, il sindacato preannuncia iniziative di protesta come manifestazioni e sit-in davanti all’assessorato regionale.

"Il personale sanitario non è una risorsa da sfruttare, ma da valorizzare - rimarca Liberatore, ricordando che - la salute dei cittadini abruzzesi dipende anche dal sostegno e dal riconoscimento che le istituzioni sapranno garantire ai professionisti del settore".

La mobilitazione del NurSind punta dunque a ottenere il rispetto degli impegni assunti e un finanziamento adeguato per permettere agli operatori sanitari di lavorare in condizioni dignitose e motivate.