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Oss al posto degli infermieri nelle RSA, il NurSind Puglia insorge: Scelta pericolosa, va revocata

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 30/09/2025

NurSind dal territorioPuglia

 

Il sindacato degli infermieri: “A rischio la qualità dell’assistenza ai più fragili”

Bari – Il NurSind Puglia, il sindacato delle professioni infermieristiche più rappresentativo nel comparto sanità, alza la voce contro una proposta di delibera regionale che prevede la riduzione del personale infermieristico all’interno delle RSA, con la sostituzione parziale degli infermieri con figure non sanitarie.

Una scelta definita “pericolosa” dal segretario regionale del NurSind Puglia, Francesco Balducci, che esprime dissenso netto e motivato: “In quanto professionisti della salute impegnati sul campo, sentiamo il dovere di esprimere alcune considerazioni e, quindi, il dissenso rispetto a un provvedimento che, se approvato, a nostro avviso potrebbe generare problemi più gravi di quelli che si intendono risolvere”.

Secondo il sindacato, le RSA – strutture che accolgono persone non autosufficienti, spesso destinatarie di “dimissioni protette” – necessitano di un’assistenza infermieristica qualificata e continua. Tagliare sulla presenza degli infermieri comprometterebbe la qualità e la sicurezza delle cure: “La riduzione del numero degli infermieri e la loro sostituzione con personale non sanitario comporterà una pericolosa riduzione degli standard assistenziali proprio a danno di persone che, per le loro condizioni di salute, necessitano delle cure qualificate che solo l’infermiere è in grado di assicurare”, avverte Balducci.

Il riferimento normativo è chiaro: il DM 739/1994 definisce con precisione competenze e responsabilità dell’infermiere, che spaziano dalla prevenzione alla riabilitazione, includendo anche la pianificazione e valutazione dell’intervento assistenziale, l’educazione sanitaria e l’identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività.

“La sicurezza delle cure non può essere sacrificata in nome di una situazione emergenziale che si sarebbe potuta prevenire ed evitare per tempo con provvedimenti di altro tipo”, prosegue Balducci, che critica anche il metodo con cui si è arrivati alla proposta, senza un preventivo coinvolgimento del sindacato di categoria: “Il mancato coinvolgimento preventivo del sindacato ha indotto a una valutazione affrettata e non congruente con l’impianto normativo esistente”.

Da qui la richiesta formale di revoca immediata della proposta di delibera e l’apertura urgente di un tavolo di confronto. “NurSind chiede che la proposta venga revocata e che si apra al più presto un tavolo di confronto per valutare soluzioni compatibili in grado di garantire la sicurezza delle cure erogate dalle RSA e andare incontro alle esigenze, che pure comprendiamo, dei gestori delle strutture”, conclude il segretario regionale.

Il caso è destinato a far discutere, mentre il personale infermieristico, già messo a dura prova da anni di emergenze e carenze strutturali, si ritrova di nuovo a difendere il proprio ruolo e, soprattutto, la qualità dell’assistenza ai cittadini più fragili.