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Otto anni d’attesa per i nuovi LEA: 3.000 prestazioni in più, ma la sanità reggerà?

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 27/10/2025

GovernoParlamentoStandard Assistenziali

Dal 30 dicembre 2024 entrerà in vigore un importante aggiornamento del sistema sanitario italiano con l’adozione di nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che garantiscono l’accesso a oltre 3.000 nuove prestazioni gratuite o con ticket ridotto. L’ultimo aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza risale al 2017 (ministro Beatrice Lorenzin) e porta con sé alcuni strascichi non ancora risolti; dopo un iter complesso e lungo durato quasi otto anni, durante i quali sono stati necessari approfonditi confronti tecnici, passaggi tra Ministero, Regioni e Parlamento, e numerosi accordi per garantire sostenibilità economica e uniformità nell'erogazione delle nuove prestazioni su tutto il territorio nazionale. Questo provvedimento, atteso da tanti pazienti che hanno subito ingiuste disparità di trattamento, rappresenta una svolta significativa nel garantire uniformità e innovazione nelle cure, riducendo le storiche disparità regionali.

Tra le patologie per cui vengono garantite nuove cure gratuite si segnalano:

  • Fibromialgia, riconosciuta con servizi di assistenza e terapie adeguate;

  • Anoressia e disturbi alimentari, con l’inserimento di cure psicoeducazionali sia individuali che di gruppo;

  • Atrofia Muscolare Spinale (SMA), con ampliamento degli screening neonatali per la diagnosi precoce;

  • Malattie rare, con l’inclusione di oltre cento nuove patologie nell’elenco ufficiale;

  • Endometriosi e nuove procedure diagnostiche;

  • Celiachia, con diagnosi e monitoraggio gratuito;

  • Procreazione medicalmente assistita, ora inserita nei LEA con coperture anche per la fecondazione in vitro e trasferimento embrionale;

  • Screening neonatali estesi, che comprendono malattie genetiche gravi come la malattia di Pompe, la sindrome SCID e l’adrenoleucodistrofia;

  • Radioterapia avanzata, con l’accesso a tecniche innovative come la radioterapia stereotassica e l’adroterapia;

  • Prestazioni oculistiche aggiornate per cataratta e altri disturbi visivi.

Il decreto di aggiornamento prevede risorse pari a 550 milioni di euro per la copertura delle nuove prestazioni. L’obiettivo dichiarato è quello di assicurare una piena capacità di erogazione omogenea su tutto il territorio nazionale, evitando che l’accesso a cure avanzate dipenda dalle condizioni o dalle risorse regionali. Si stima che l’ampliamento dei LEA permetterà a migliaia di cittadini, come le donne a rischio per tumori ereditari, di beneficiare di nuove misure di prevenzione, diagnosi e assistenza tempestive.

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha definito l’aggiornamento come un passo concreto verso una sanità più moderna, attenta alle esigenze reali della popolazione, e capace di integrare le innovazioni scientifiche senza oneri aggiuntivi per i pazienti. Questo provvedimento rappresenta anche un recupero di ritardi storici, come la mancanza di aggiornamento delle tariffe delle prestazioni specialistiche e protesiche, fermi da oltre 20 anni.

L’entrata in vigore del nuovo pacchetto di cure gratuite e aggiornate riflette un cambiamento sostanziale nel modello di assistenza in Italia, con una maggiore attenzione alle malattie croniche, rare e complesse che spesso sono state trascurate o insufficientemente supportate. Oltre all’effetto diretto sui pazienti, questa evoluzione induce anche una necessaria revisione dei percorsi organizzativi e logistici delle strutture sanitarie pubbliche per assicurare tempestività, qualità ed equità nell’erogazione delle prestazioni.

 

Andrea Tirotto