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ASL Latina, NurSind in prima linea: proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 11/11/2025

LazioNurSind dal territorio

Il sindacato infermieristico denuncia ritardi, mancati pagamenti e disorganizzazione: “La produttività 2024 è un diritto, non un favore”.

Il NurSind di Latina rompe il silenzio e passa ai fatti. Insieme alla CISL FP, e al RSU, il sindacato delle professioni infermieristiche ha proclamato ufficialmente lo stato di agitazione del personale dell’ASL di Latina, inviando la comunicazione al Prefetto, alla Commissione di Garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali e alla Direzione Generale dell’Azienda sanitaria.

La decisione arriva dopo mesi di ritardi, mancate risposte e disorganizzazione gestionale, che hanno esasperato il personale. In cima alla lista delle criticità c’è il mancato pagamento della produttività relativa al 2024, che secondo il regolamento aziendale avrebbe dovuto essere erogata entro marzo. Un impegno disatteso nonostante le ripetute sollecitazioni delle organizzazioni sindacali e i tavoli di confronto promessi ma mai risolutivi.

Il NurSind, guidato a livello provinciale da Giovanni Santucci, denuncia un quadro che definisce “insostenibile”: gravi ritardi nell’attribuzione degli incarichi di funzione organizzativa, procedure di progressione verticale ferme da mesi, assenza del bando di mobilità interna nonostante l’approvazione del regolamento, mancata pubblicazione delle graduatorie C.O.T. e totale assenza di confronto sul piano di ricollocazione del personale sanitario.

A questi elementi si aggiungono ulteriori disfunzioni, come il blocco del riaccredito delle ore relative ai festivi infrasettimanali, l’eccessivo ricorso allo straordinario che ha impoverito i fondi contrattuali e la mancata attribuzione dell’indennità prevista dall’articolo 68 del CCNL 2021–2024 al personale dell’UOS di Angiografia.

Il NurSind sottolinea anche le gravi difficoltà operative della UOC Gestione Giuridica ed Economica del Personale, dove la carenza di organico compromette la capacità amministrativa dell’Azienda e genera un accumulo cronico di ritardi su tutti gli istituti contrattuali.

“Da troppo tempo – afferma il NurSind – l’Azienda gestisce le relazioni sindacali in modo inefficace, ignorando richieste legittime e non rispettando impegni assunti. I lavoratori non possono continuare a pagare l’inefficienza gestionale.”

Il sindacato chiede quindi l’attivazione immediata delle procedure di raffreddamento e conciliazione, come previsto dalla legge, per individuare soluzioni condivise e garantire il benessere dei lavoratori e la qualità dei servizi ai cittadini. In assenza di risposte concrete, il NurSind e la CISL FP si riservano di procedere con ulteriori forme di mobilitazione, fino allo sciopero del personale.

Nel frattempo, bandiere e striscioni delle sigle sindacali faranno la loro comparsa nelle sedi aziendali, come segno tangibile di una protesta che non vuole restare silenziosa.