Posti letto e organici, il NurSind impone una linea di responsabilità
Accordo temporaneo a Pordenone: meno letti oggi per tutelare infermieri e pazienti domani
Pordenone 29/12/2025. Aumentare i posti letto senza rafforzare gli organici non è una soluzione, ma un moltiplicatore di rischi. È da questa consapevolezza che nasce l’azione ferma e responsabile del NurSind, che insieme alla UIL FPL ha riportato al centro del confronto un principio troppo spesso sacrificato: la sicurezza delle cure passa dalla sicurezza del lavoro infermieristico.
All’Ospedale Santa Maria degli Angeli l’incremento della capacità ricettiva ha portato il numero dei posti letto a trentotto, con ulteriori attivazioni nel fine settimana tra Medicina, Nefrologia e Pneumologia. Un’espansione che, però, non ha trovato riscontro nel rafforzamento del personale infermieristico, già oggi numericamente insufficiente rispetto ai carichi assistenziali reali. I numeri parlano chiaro e delineano una condizione di criticità strutturale, con inevitabili ricadute sul rischio clinico e sull’organizzazione dei turni.
In questo contesto si inserisce anche la contrarietà di una parte del personale medico, sostenuta dal sindacato medico CGIL, all’utilizzo dei cosiddetti “fuori reparto”. Una posizione che, secondo il NurSind, rischia di tradursi in un ulteriore aggravio sul comparto assistenziale, chiamato ancora una volta a compensare carenze organizzative non proprie.
A seguito della segnalazione sindacale, UIL FPL e NurSind, rappresentate rispettivamente da Bruno Romano e Gianluca Altavilla, hanno incontrato la Direzione Strategica. Un confronto diretto con il direttore generale Giuseppe Tonutti, il direttore sanitario Michele Chitta e il direttore amministrativo Elena Cussich, che ha prodotto un risultato concreto e immediato.
Per il NurSind, Gianluca Altavilla ha ribadito con forza che l’aumento dei posti letto non può mai precedere il rafforzamento degli organici.
Chiedere agli infermieri di garantire sicurezza in condizioni di sottodimensionamento significa esporre pazienti e operatori a rischi inaccettabili.
Nel corso dell’incontro è stato concordato di mantenere temporaneamente i trentotto posti letto fino al termine delle festività, per poi tornare a trentasei, evitando il ritorno ai quaranta posti letto precedentemente ipotizzati. Una scelta di responsabilità che recepisce le istanze sindacali e riconosce la necessità di allineare l’offerta assistenziale alle risorse realmente disponibili.
Il NurSind ha chiarito che qualsiasi futura apertura di quaranta posti letto potrà avvenire esclusivamente a organico presente, garantendo una copertura assistenziale adeguata, con turnazioni compatibili con la sicurezza delle cure e la dignità professionale degli infermieri.
Direzione Strategica e organizzazioni sindacali hanno inoltre concordato un calendario di incontri ravvicinati per monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, segnale di un metodo di lavoro che punta alla prevenzione delle criticità e non alla loro gestione emergenziale.
Il messaggio lanciato dal NurSind è netto. La sanità non ha bisogno di contrapposizioni sterili né di guerre politiche gratuite, ma di soluzioni condivise, fondate sui numeri e sul rispetto di chi ogni giorno garantisce l’assistenza. In questa vicenda il NurSind si conferma ancora una volta un sindacato capace di trasformare la protesta in proposta, difendendo concretamente infermieri e pazienti e riportando al centro il valore irrinunciabile della sicurezza delle cure.
di