Sanità , Nursind, ecco la nostra proposta di riforma contrattuale
Roma, 2 ottobre - Un contratto dignitoso che valorizzi le professioni infermieristica e ostetrica e che finalmente equipari gli stipendi delle categorie a quelli dei Paesi europei. E’ questo il fulcro della proposta di riforma contrattuale del Nursind. “Il nuovo Ccnl deve valorizzare quelle professioni che assicurano la presa in carico dei pazienti e la continuità assistenziale. Una specificità che, a maggior ragione durante la pandemia da Covid-19, si è rivelata imprescindibile - sottolinea il segretario nazionale Andrea Bottega -. Infermieri e ostetriche, infatti, per presenza e vicinanza ai pazienti, hanno rappresentato la colonna portante che ha consentito al Ssn di reggere l’urto violento del virus”. A tal proposito, quindi, la richiesta avanzata dal sindacato è quella di “incrementarne sensibilmente l’indennità professionale specifica che - rimarca Nursind - è attualmente la più bassa del comparto”. Nella piattaforma contrattuale si insiste, inoltre, sulla necessità di “rivedere il sistema degli incarichi per una reale valorizzazione delle competenze ed esperienze maturate nei diversi servizi e reparti”: “Da questo punto di vista - spiega il segretario nazionale -, il precedente contratto ha fatto flop. L’accordo, infatti, istituiva una pseudo carriera professionale per i profili sanitari, ma questa voce è rimasta inattuata”. Nursind, poi, nella sua proposta di rinnovo dei contratti, punta all’esigibilità dei diritti base, quali per esempio il diritto alla mensa, anche per i lavoratori più disagiati, a cominciare dal personale turnista. “Avanziamo richieste di buon senso - conclude il sindacalista -. Si tratta di passi avanti in grado di dare dignità ai professionisti del settore, ma anche di impedirne la fuga all’estero, attratti da stipendi che, nel resto d’Europa, sono oggettivamente migliori di quelli percepiti in Italia”.
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