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NurSind Cagliari. Infermiere sospeso: chiedeva di essere sottoposto a tampone

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 26/10/2020 vai ai commenti

NurSind dal territorioSardegna

Il Dirigente Sindacale NurSind che più volte aveva denunciato la mancanza di Dpi, è stato sospeso senza stipendio, a causa di un diverbio con un medico, durante il quale chiedeva di essere sottoposto a tampone Covid.

Pugno duro dell’azienda Ospedaliera Universitaria contro i dirigenti sindacali per i fatti accaduti durante la prima fase dell’epidemia da Coronavirus.

Christian Cugusi infermiere, dirigente NurSind, e due Operatori- Socio Sanitari anch’essi Dirigenti Sindacali, tutti e tre in Servizio presso la Chirurgia Generale dell’ospedale di Cagliari sono stati sanzionati con la sospensione dal lavoro e ritenzione della paga per cinque giorni.

Secondo la commissione disciplinare, presieduta dal dottor Ferdinando Coghe, i dirigenti si sono resi colpevoli di illeciti disciplinari.

Cugusi è stato deferito per uno scontro dialettico con un medico. “Avevo chiesto di essere sottoposto a tampone, la disponibilità di un locale dove passare la notte in attesa di accertamenti, per non mettere a rischio la salute dei miei familiari- racconta il dirigente sindacale- dopo un episodio dubbio nel nostro reparto. Purtroppo l’azienda non ha ascoltato alcuna delle mie ragioni e, al pari degli altri dirigenti, sono stato sanzionato. Non entro nel merito dell’istruttoria- continua Cugusi- anche se reputo di non aver violato alcuna regola deontologica e comportamentale. Posso affermare con certezza è che nel quadro complessivo, la commissione disciplinare non ha certamente tenuto conto del grave clima di tensione e preoccupazione che si è creato al Policlinico durante l’epidemia.  Non mi rimane altro che impugnare la decisione presso gli organi competenti.” 

Cugusi poi rimarca che nel periodo, marzo aprile 2020 “avevo fatto, al pari dei colleghi, numerose segnalazioni sull’assenza di dispositivi di protezione individuale, di richiesta di cautele e materiali per poter affrontare l’epidemia, nonché di procedure e protocolli univoci. Non vorrei che questa continua attività abbia avuto una influenza nel procedimento disciplinare.”