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NurSind. Assenti 10 infermieri su 27: a rischio sedute di dialisi all’Ospedale Mazzoni di Ascoli

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La Redazione
Pubblicato il: 20/10/2021 vai ai commenti

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Il boom di certificati medici indicanti malattia, in strana concomitanza con il 15 ottobre , giorno in cui entrava in vigore l’obbligo di esibire il green pass sul luogo di lavoro, ha creato non pochi disagi al servizio Dialisi dell’Ospedale Mazzoni di Ascoli.

Sei infermieri si sono messi in malattia, tutti contemporaneamente il 15 ottobre. Una situazione insostenibile per i restanti infermieri, che già sopperivano ad un carico di lavoro elevato.

Il sindacato NurSind, già prima dell’inizio delle ferie estive, aveva già segnalato alla Direzione Infermieristica dell’Area Vasta 5, con estrema preoccupazione, la precarietà del numero degli Infermieri rimasti attivi nel Servizio Emodialisi, non sufficienti già mesi fa, a poter garantire il normale svolgimento delle attività assistenziali legate alle sedute dialitiche.

“ E’ vero che sono arrivate tre unità, ma data l’alta specialità, prima che queste entrino a far parte dell’organico a pieno titolo, c’è bisogno di un tempo di affiancamento di 5-6 mesi -  spiega Maurizio Pelosi, segretario territoriale NurSind Ascoli Piceno - Purtroppo le 3 nuove unità infermieristiche assegnate al Servizio Emodialisi (la prima, circa 5 mesi fa, la seconda circa 1 mese fa, la terza, solo 1 giorno fa), non hanno prodotto nessun miglioramento organizzativo, a fronte dell’ulteriore riduzione numerica degli Infermieri, a causa di assenze lavorative sopraggiunte (NB 2 Infermieri prossimi alla quiescenza, sono stati sospesi dal lavoro, per non aver adempiuto agli obblighi vaccinali, senza però essere stati ulteriormente sostituiti, oltre ad altre 2 assenze per aspettative lunghe per fruizione benefici Legge 104, 2 assenze per infortuni sul lavoro, 1 assenza per maternità e 3 assenze per malattie lunghe) per un totale di 10 infermieri assenti sui 27 previsti nel turno di servizio. Quindi, dei 10 Infermieri assenti, ne sono stati sostituiti solo 3, tuttora in affiancamento”.

Il sindcalista evidenzia come gli Infermieri rimasti in servizio siano stanchi e sfiduciati e come rischino anche di perdere le ferie programmate già da anni per il periodo natalizio, aggiungendo ulteriore malumore e sconforto, viste le condizioni incerte nelle quali sono costretti a lavorare.

Pelosi inoltre esprime molta preoccupazione per questo stato di confusione e precarietà organizzativa, sminuito dal direttore Cesare Milani nella sua intervista data alla stampa, proprio nella quale afferma che anche se “Sei Infermieri della Dialisi del Mazzoni sono in Malattia dal 15 Ottobre, Nessun Disservizio si è Creato per l’Utenza.

“Vorremmo ci potesse spiegare, com’è possibile non creare disservizio all’utenza, con un organico ridotto di ben 10 Infermieri altamente specializzati (come lui stesso li definisce nell’intervista), compresi 2 Infermieri sospesi e solo con 3 nuovi Infermieri in affiancamento – rimarca il segretario territoriale -  La matematica, purtroppo, non ci viene in aiuto, se ne facciamo una questione di numeri, figuriamoci se parliamo di organico assistenziale adeguatamente formato alle esigenze dell’utenza. Oggi 85 pazienti emodializzati nello S.O. “C.&G. Mazzoni” di Ascoli Piceno, sono gestiti con soli 17/18 infermieri distribuiti nei due turni di lavoro mattino e pomeriggio, a fronte del numero storico di 24 Infermieri effettivi”

Purtroppo -  conclude Pelosi - se nel breve periodo non si potrà disporre di personale addestrato, competente nella gestione autonoma delle sedute dialitiche, alcuni pazienti rischieranno probabilmente di essere dirottati presso altri centri di Dialisi per il trattamento sostitutivo salvavita. Tale problematica è stata notificata anche all’ANED regionale”.