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Posso rifiutarmi di eseguire un compito non rientrante nel mio profilo? Il rifiuto atti di ufficio

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 05/07/2023

Leggi e sentenzeProfessione e lavoro

Per la nostra rubrica, riguardante “Gli aspetti giuridici della professione infermieristica”, tratteremo i reati ai quali è esposto l’infermiere, nell'ambito della propria attività.

L'elencazione si basa su criteri di importanza e di frequenza dei fatti costituenti reato che riguardano la professione infermieristica nel suo insieme:

21 giugno 2023: esercizio abusivo di professione parte 1

23 giugno 2023: esercizio abusivo di professione parte 2

26 giugno 2023: somministrazione e detenzione di medicinali guasti o imperfetti

28 giugno 2023: rivelazione del segreto professionale

30 giugno 2023:rivelazione del segreto d'ufficio

3 luglio 2023:omissione di soccorso

5 luglio 2023: rifiuto di atti d'ufficio

7 luglio 2023 omissione di referto

10 luglio 2023sequestro di persona

12 luglio 2023violenza privata

14 luglio 2023abbandono di persone minori o incapaci

17 luglio 2023interruzione di un pubblico servizio

21 luglio 2023violenza sessuale.

 

Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto dl suo ufficio per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

E’ quanto prevede l’art 328 del codice penale, che regola il reato di Rifiuto di atti di ufficio.

Perché vi sia rifiuto di atti di ufficio è fondamentale che:

  • A rifiutarsi siano un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio
  • A differenza dell’omissione, il rifiuto di atti d’ufficio presuppone una richiesta; omissione e ritardo oggi non vengono più puniti, ad essere punito è il

La manifestazione di non eseguire un ordine può avvenire in qualsiasi forma (scritta, orale, a gesti).

Non tutti gli atti rifiutati integrano il reato, perché questo si configuri gli atti devono essere indebiti ed urgenti, tali che debbano essere compiuti senza ritardo.

Una norma che lascia grande spazio di interpretazione e rende difficile capire quali siano le fattispecie applicabili.

Ad esempio il personale sanitario che non provvede all’immediata sostituzione di una bombola di ossigeno esaurita, determinando la cessazione dell’erogazione al paziente, non configura il reato.

Diversamente, un medico o infermiere in pronta disponibilità che rifiutano di raggiungere il posto di lavoro se chiamati, configurano il reato.

La reperibilità infatti è caratterizzata dall’obbligo di raggiungere il posto di lavoro nel più breve tempo possibile.

Laddove l’operatore sanitario si rifiuti di raggiungere il posto di lavoro, indipendentemente dal danno creato al paziente, risponde di rifiuto di atti di ufficio; qualora il rifiuto causi lesioni o la morte del paziente, risponde anche di lesioni personali o omicidio colposo.

 

Ma se la richiesta che ci viene fatta presuppone che l’operatore sanitario debba compiere azioni non di propria competenza, il rifiuto configura reato?

Tutti gli operatori sanitari, siano essi medici o infermieri, sono tenuti, in un momento di emergenza, a prestare la propria opera, indipendentemente dalle competenze.

La divisione di competenze e di compiti è derogabile a seconda della necessità, per cui quando la divisione delle competenze minaccia la salute pubblica, la detta divisione non può essere invocata dai sanitari.

 

Esempio di reato di rifiuto di atti di ufficio

  • Commette reato di rifiuto di atti di ufficio, l’infermiere che si rifiuta, dietro indicazione del medico, di andare a prendere un paziente con l’ambulanza in un altro ospedale dove si era recato per eseguire esami diagnostici.Non spetta all’infermiere valutare l’urgenza dell’atto. (tribunale di Padova)

 

da Aspetti giuridici della professione infermieristica- Luca Benci