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Flat Tax al 15 per cento su straordinario di medici e infermieri. Ecco le tariffe proposte

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 15/09/2023

AttualitàGoverno

Il Ministero della Salute e il Ministero dell'Economia lavorano su misure per rendere attrattivo il Servizio Sanitario Nazionale

Nel tentativo di affrontare il persistente problema delle lunghe liste d'attesa nel sistema sanitario nazionale dopo l'epidemia di Covid-19, il governo italiano sta considerando l'introduzione di una flat tax del 15% sul lavoro straordinario dei medici e degli infermieri. L'obiettivo di questa misura è incentivare il personale medico ed infermieristico a dedicare più tempo ai pazienti negli ospedali, contribuendo così a ridurre il carico delle liste d'attesa, che rimangono una delle principali emergenze sanitarie del paese.

La proposta è parte di un più ampio sforzo del governo italiano per rendere più allettante la professione sanitaria all'interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Attualmente, molti professionisti optano per il settore privato o cercano opportunità all'estero, rendendo difficile il reclutamento e il mantenimento del personale medico negli ospedali pubblici.

Il Ministro della Salute, Schillaci, ha chiesto un finanziamento di 4 miliardi di euro per affrontare questa sfida, mentre il Ministero dell'Economia sta lavorando per ottenere un budget finale di circa 3 miliardi di euro. Una delle proposte avanzate è l'imposizione di tasse sul gioco d'azzardo online come fonte aggiuntiva di finanziamento per il Fondo Sanitario, anche se questa misura potrebbe incontrare ostacoli a livello europeo.

La defiscalizzazione del lavoro straordinario per i medici e degli straordinari per gli infermieri sarebbe legata a un aumento significativo delle tariffe orarie, raggiungendo i 80 euro lordi per i medici e 50 euro lordi per gli infermieri. Questa misura mira a risolvere uno dei principali punti di contesa nelle trattative per il contratto dei medici, scaduto nel 2021, e ad avviare la preparazione di un nuovo contratto per il periodo 2022-2024, per il quale sono necessari complessivamente 2,7 miliardi di euro.

Altre misure in discussione includono il potenziamento delle indennità esclusive per i medici e di specificità per gli infermieri, entrambe finalizzate a incentivare il personale medico a rimanere nel SSN. L'idea di ridurre le tasse per coloro che "giurano fedeltà" al servizio sanitario pubblico è un elemento chiave di questa strategia.

Il Ministro Schillaci ha sottolineato che le risorse della manovra saranno principalmente destinate a "strumenti incentivanti" per il personale sanitario, con l'obiettivo di abbattere le liste d'attesa. Le difficoltà nel reclutamento di professionisti medici ed infermieri sono attribuite non solo ai vincoli di spesa, ma anche alla mancanza di attrattiva del sistema sanitario italiano.

Se il budget per la sanità si fermerà a 3 miliardi di euro, almeno 2 miliardi saranno destinati a rafforzare il Fondo Sanitario Nazionale per far fronte all'inflazione, che ha pesato anche sulle spese ospedaliere. Inoltre, il governo sta cercando di affrontare il problema dei pagamenti dovuti dalle aziende del settore biomedicale, con un piano per aumentare gradualmente il tetto di spesa sui dispositivi medici dal 4,4% al 7% calcolato sul Fondo Sanitario.

Queste misure rappresentano un impegno significativo del governo italiano per migliorare la situazione della sanità pubblica e rispondere alle esigenze urgenti dei cittadini, affrontando il problema delle liste d'attesa e cercando di stabilizzare la forza lavoro medica nel Servizio Sanitario Nazionale.

Da il Sole 24 ore