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Le vostre tesi: l'impianto del Pacemaker

Isabella La Pumadi
Isabella La Puma
Pubblicato il: 18/09/2023 vai ai commenti

Studenti infermieri

Infermieristicamente aiuta gli studenti con le loro tesi. Pubblichiamo e divulghiamo i vostri questionari in modo da farvi avere più risposte possibili, quindi più dati da utilizzare!

Oggi divulghiamo il questionario di Giada Carta, laureanda del CdL di infermieristica della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Sassari. Giada sta preparando una tesi sperimentale riguardo il ruolo infermieristico relativo all’assistenza perioperatoria nei casi di impianto di Pacemaker.

Il pacemaker è un dispositivo di stimolazione elettrocardiaca costituito da un circuito elettronico, una batteria e uno o + elettrocateteri.

la scelta di un dispositivo piuttosto di un altro dipenderà essenzialmente dalla patologia cardiaca presentata dal paziente, dalle linee guida nazionali e dalle scelte del medico cardiologo/elettrofisiologo.

In generale i pacemaker si dividono in:

  • Monocamerale, PM collegato ad un singolo elettrocatetere predisposto a stimolare una sola camera cardiaca(atrio o ventricolo destro).

  • Bicamerale, PM collegato a due elettrocateteri che stimolano sia l’atrio che il ventricolo destro (solitamente).

  • Biventricolare, tre elettrocateteri in atrio dx, ventricolo dx e in prossimità della superficie esterna della parete laterale del ventricolo sinistro

    Durante il percorso perioperatorio il ruolo dell’infermiere è fondamentale in tutte le fasi.

    Nella fase preoperatoria, ad esempio, l’infermiere si occupa dell’accettazione del paziente, della raccolta dati utili alla pianificazione dell’assistenza infermieristica, si forniscono informazioni sulla degenza, si informa il paziente sulla preparazione per la procedura di impianto pacemaker. Verrà eseguita la rilevazione dei parametri vitali ed un ecg a 12 derivazioni con applicazione, quando richiesto, di monitoraggio ecg in continuo . L’infermiere si occupa dell’esecuzione dei prelievi ematici necessari, Controlla la presenza di un RX Torace recente. Si accerta della corretta registrazione burocratica del paziente e procede al posizionamento un catetere venoso periferico sul braccio controlaterale alla sede prevista d’impianto . Si occupa della somministrazione della terapia e compila la cartella.

Il giorno dell’impianto

L’infermiere di reparto, il giorno di posizionamento di un impianto di pacemaker cardiaco, compila e controlla che tutta la documentazione necessaria sia presente, compilata e correttamente allegata in Cartella Clinica (consensi informati, check list, ecc..), verifica la presenza di braccialetto identificativo, verifica la pervietà del catetere venoso periferico, verifica che il paziente abbia eseguito o sia stata eseguita una corretta igiene cutanea, con eventuale tricotomia, si assicura che il paziente abbia svuotato la vescica prima di andare in sala.

Controlla inoltre che il paziente abbia adeguatamente indossato camice monouso e DPI richiesti e che abbia rimosso monili, accessori, protesi. Somministra la terapia come da prescrizione.

Assistenza Infermieristica Post – Impianto PM

L’infermiere educa il paziente sui movimenti che sono consentiti nell’immediato post operatorio e il riposo terapeutico per le prime 24 h. Si occupa della rilevazione e valutazione dei parametri vitali e Verifica costantemente l’assenza di sanguinamento dalla ferita chirurgica e che la medicazione sia in ordine. Somministra la terapia come prescritta e controlla le insorgenze di complicanze:

  • Ematoma locale

  • Emorragia

  • Versamento pericardico

  • Infezione della tasca e della ferita chirurgica

  • Pneumotorace

  • Aritmie arresti cardiaci.

  • Ictus

Superate senza problemi le 24h il paziente potrà mobilizzarsi ed alimentarsi con dieta leggera.

L’infermiere si occupa dell’educazione del paziente alla gestione domiciliare del pacemaker:

  • Evitare per i primi giorni movimenti eccessivi di spalla e braccio al fine di favorire la cicatrizzazione della ferita chirurgica

  • Contattare subito l’ambulatorio se si verificassero arrossamenti o gonfiori della tasca del pacemaker

  • Portare con se tutta la documentazione clinica e farmacologica ad ogni controllo

  • Evitare di superare i metal detector in aeroporto mostrando al personale di sicurezza il tesserino di portatore di pacemaker.

  • Elencare gli esami che non possono essere eseguiti: risonanza magnetica, radioterapia in sede di pacemaker, magnetoterapia, ionoforesi, radarterapia.

Vi è mai capitato di gestire questi percorsi? Quanto conoscete sull’impianto del pacemaker, rispondente numerosi QUI.