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Carenza di infermieri in Terapia intensiva. Nursind Lodi dichiara lo stato di agitazione

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La Redazione
Pubblicato il: 19/09/2023 vai ai commenti

LombardiaNurSind dal territorio

La mancata attivazione del confronto sindacale a seguito di richiesta fatta in data 2 settembre da parte del Nursind Lodi all’ASST di Lodi in merito alla riorganizzazione della U.O. Terapia Intensiva, ha spinto, visto l’art. 2 comma 3 della legge 146/90 così come modificata dalla Legge 83/2000, a dichiarare lo stato di agitazione del personale del Comparto Sanità dell’ASST Lodi.

A seguito di lavori di adeguamento, la terapia intensiva dell’ASST di Lodi ha avuto una riduzione dei posti letto (9 posti letto) attualmente gestiti da solo 3 infermieri in turno con rapporto infermiere/ paziente pari 1/3.

La scelta dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Di Lodi va a intaccare il giusto rapporto assistenziale previsto per le U.O. di Terapia Intensiva.

L’infermiere in Terapia Intensiva fornisce assistenza alla persona in situazione di potenziale o reale criticità vitale pertanto, una riduzione del rapporto infermiere paziente, comporta non poche criticità e un aumento dei carichi lavorativi sul personale. Il carico va ulteriormente ad incrementare in caso di esami urgenti in quanto l’assistenza deve essere garantita durante il trasporto degli pazienti ricoverati in tale unità.

Il corretto rapporto assistenziale prevedrebbe, al fine di garantire assistenza adeguata, il rapporto di 1 infermiere ogni 2 per i pazienti che necessita assistenza intensiva e, 1 a 4, per i pazienti che necessitano assistenza sub intensiva.

Nursind Lodi, a seguito del mancato confronto, ha indetto pertanto in data 19/09/2023 lo stato di agitazione mostrando preoccupazioni per le ricadute che tali scelte aziendali possono avere sulla salute dei cittadini e al fine di tutelare i lavoratori che rappresentano.

Nursind Lodi rimane in attesa di risposte a seguito della richiesta di un incontro di conciliazione a risoluzione della criticità con accordi adeguati.