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Manovra 2024: agli infermieri un taglio di 1000 euro dalla pensione. La tabella con gli importi

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 02/11/2023 vai ai commenti

Previdenza

Nel prossimo anno, saranno i dipendenti pubblici a sperimentare i primi effetti del nuovo taglio alle pensioni, con 31.500 lavoratori coinvolti. Questa misura colpirà 27.100 dipendenti degli enti locali, camere di commercio e infermieri, nonché 3.800 medici, 400 insegnanti delle scuole primarie e dell'infanzia, e 200 ufficiali giudiziari. Nel complesso, nel 2043, saranno ben 732.300 i dipendenti pubblici che rinunceranno a 3,5 miliardi lordi delle loro pensioni (2,3 miliardi netti) che avevano accumulato secondo le vecchie regole ora riviste.

Le aliquote in questione, introdotte in una tabella nel lontano 1965, definiscono i tassi di rendimento pensionistico applicati solo a quattro specifiche casse previdenziali pubbliche, che oggi fanno parte dell'INPS dopo la fusione con l'INPDAP: Cdpel (enti locali), Cps (sanità), Cpi (insegnanti), e Cpug (ufficiali giudiziari). Queste aliquote assegnano un peso diverso agli anni lavorati nel periodo retributivo, favorendo non solo i dipendenti pubblici rispetto a quelli privati, ma anche tra diverse categorie di pubblici.

In breve, ogni anno di lavoro nel settore privato contribuisce al 2% della retribuzione "pensionabile" entro un limite di 40 anni di contributi, permettendo una pensione massima dell'80% (due moltiplicato per quaranta) dello stipendio. Per i dipendenti pubblici, il tasso è ancora più favorevole, al 2,5%. Tuttavia, per le quattro categorie menzionate, le aliquote di rendimento erano particolarmente elevate nei primi anni.

Il governo Meloni sta ora intervenendo, sostituendo la tabella del 1965 con una nuova, partendo da zero e incrementandola del 2,5% all'anno. Questa nuova tabella entrerà in vigore nel 2024 e ha già sollevato molte polemiche, soprattutto tra gli operatori sanitari.

Di seguito la tabella elaborata per La Repubblica: