Pensione. Come funziona e quanto costa la 'pace contributiva' 2024
Con l'approvazione della Legge di Bilancio 2024, è stata inaugurata una sperimentazione volta a colmare i vuoti contributivi nella vita lavorativa degli italiani. Il cuore di questa innovazione è la "Pace Contributiva", un meccanismo che consente di riscattare fino a cinque anni di assenza di versamenti previdenziali, offrendo un'ancora di salvezza per anticipare l'uscita dal lavoro o potenziare l'assegno previdenziale.
La Pace Contributiva si rivolge principalmente a coloro che, nel corso della loro carriera, hanno accumulato periodi privi di contributi obbligatori, volontari, figurativi, da riscatto o da ricongiunzione. Questa opportunità è estesa a lavoratori dipendenti e autonomi che hanno iniziato a versare contributi dopo il 1° gennaio 1996, purché siano iscritti a una delle gestioni dell'INPS e non siano già titolari di una pensione.
I beneficiari avranno la possibilità di riscattare i periodi non coperti da contribuzione, a patto che non siano legati a obblighi contributivi omessi. La peculiarità di questo strumento risiede nella flessibilità concessa ai lavoratori, che possono effettuare i versamenti in modo autonomo, coprendo un massimo di cinque anni, equiparati ai contributi ordinari.
Calcolo del Riscatto e Costi Associati:
La spesa per il riscatto segue le stesse modalità di quella ordinaria, senza agevolazioni, come nel caso del riscatto per motivi di laurea. Gli oneri sono direttamente proporzionali all'ultima retribuzione annua percepita al momento della richiesta.
Per calcolare la spesa, si moltiplica la retribuzione per l'aliquota IVS, ad esempio, il 33% per i lavoratori dipendenti. Parametri cruciali includono l'aliquota della gestione previdenziale interessata e l'imponibile, basato sulla retribuzione degli ultimi dodici mesi prima della richiesta di riscatto.
In pratica, quanto più elevato è lo stipendio, tanto più consistente sarà il costo del riscatto. Tuttavia, è possibile diluire la spesa in 120 rate, ciascuna con un importo minimo pari a 30 anni, senza l'aggiunta di interessi. È importante sottolineare che il costo sostenuto è deducibile dal reddito imponibile IRPEF.