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NurSind Terni. Le nuove assunzioni a tempo determinato sono un passo in avanti ma non la soluzione

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La Redazione
Pubblicato il: 24/06/2024 vai ai commenti

NurSind dal territorioUmbria

TERNI – Il NurSind, il sindacato degli infermieri, ha accolto con soddisfazione l'annuncio dell'Azienda Usl Umbria 2 riguardo l'assunzione di 32 nuovi infermieri a tempo determinato. Questi nuovi arrivi sono destinati a potenziare la dotazione organica nei territori e negli ospedali, inclusi i presidi di Foligno e Orvieto.

"Apprezziamo l'impegno e la rapidità dimostrati dalla direzione generale nel portare a termine la procedura di reclutamento in tempi brevi, consapevoli della necessità di garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA)", ha dichiarato Paolo Scaramuccia, segretario territoriale del NurSind Terni.

Tuttavia, il NurSind ritiene che queste assunzioni a tempo determinato, seppur un passo nella giusta direzione, siano soluzioni palliative non sufficienti a risolvere i problemi strutturali e cronici. "La precarietà di questi contratti non offre una soluzione duratura alle gravi criticità operative che continuano a mettere a dura prova il personale infermieristico e OSS", ha aggiunto Scaramuccia.

La situazione è particolarmente critica presso il Presidio ospedaliero di Orvieto, dove la carenza di personale OSS, specialmente nei turni notturni e pomeridiani, aggiunge un carico di lavoro eccessivo agli infermieri. Questi, spesso costretti a svolgere mansioni non loro, vivono situazioni di demansionamento che compromettono la qualità dell'assistenza. Scaramuccia ha sottolineato che questa condizione lavorativa insostenibile ha portato a minacce verbali da parte dei parenti dei pazienti, esasperati dall'inadeguata assistenza dovuta alla carenza di organico, creando un rischio crescente di aggressioni fisiche e mettendo seriamente in pericolo la sicurezza del personale.

Il NurSind ha sollecitato un incontro con il Dirigente del Servizio Infermieristico (SITRO) per affrontare queste problematiche in modo collaborativo, ma finora non ha ricevuto alcuna risposta. "Tale silenzio rappresenta una mancanza di rispetto verso i professionisti che ogni giorno garantiscono la salute e il benessere dei cittadini", ha dichiarato Scaramuccia.

Il Presidio ospedaliero di Orvieto è prossimo al collasso se non verranno adottate misure immediate per affrontare la carenza cronica di personale sanitario. Scaramuccia ha sollevato una domanda cruciale: "Perché molti colleghi infermieri sentono la necessità di fuggire da questo presidio e perché nessuno voglia venirvi a lavorare?" Una domanda che, secondo lui, merita risposte urgenti e concrete.

Il NurSind ribadisce la necessità di un intervento strutturale e permanente, che includa assunzioni a tempo indeterminato, per garantire una stabilità lavorativa che possa davvero migliorare il benessere del personale e la qualità dell'assistenza sanitaria. "Solo attraverso azioni concrete e durature si potranno affrontare e risolvere le criticità che mettono a rischio l'efficacia e la sostenibilità del nostro sistema sanitario", ha affermato Scaramuccia.

Il sindacato chiede con forza alla Direzione della Asl Umbria 2 e alle istituzioni della Regione Umbria di prendere atto della gravità della situazione e di agire di conseguenza. "Il benessere del personale infermieristico e la qualità dell'assistenza sanitaria devono essere priorità assolute. Se non verranno intraprese azioni concrete atte a migliorare il benessere lavorativo del personale infermieristico e, di conseguenza, la qualità dell'assistenza erogata, il NurSind si riserva di segnalare la situazione alle autorità competenti e di proclamare lo stato di agitazione del personale", ha concluso Scaramuccia.