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Carbocci (Nursind): ' facciamo chiarezza su chi sarà l'assistente infermiere'

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/09/2024 vai ai commenti

AttualitàGoverno

Negli ultimi giorni si è acceso il dibattito intorno all'introduzione della nuova figura dell'Assistente Infermiere, con particolare preoccupazione espressa dagli infermieri riguardo al potenziale impatto sulla loro professione. In merito a questo tema, Daniele Carbocci, membro del direttivo del Nursind nazionale, ha rilasciato dichiarazioni.
”Sono giorni che stiamo discutendo del pericolo per la professione infermieristica dell'introduzione dell'Assistente Infermiere", ha affermato Carbocci, evidenziando come molti dei commenti circolanti sui social media e anche su alcuni portali di informazione sanitaria temano che questa nuova figura venga vista come un sostituto dell'infermiere.
Carbocci critica la mancanza di conoscenza sui compiti specifici che l'Assistente Infermiere sarà chiamato a svolgere, rispetto a quanto già fa attualmente l'Operatore Socio Sanitario (OSS). "Da molti commenti che si leggono sui vari gruppi e anche da autorevoli interventi su siti di informazione di area sanitaria, senza mai citare le attività che questa figura potrà fare in più rispetto a quanto già può fare l'OSS, traspare la preoccupazione che questa nuova figura venga creata per sostituire l'infermiere."
Secondo Carbocci, è fondamentale chiarire quali siano le attività che l'Assistente Infermiere svolgerà, e invita a un confronto onesto e informato: "L'onestà intellettuale dei colleghi che eventualmente vorranno commentare dovrebbe essere quella di dire se è vero che alcune delle attività previste in queste tabelle siano già ora molto spesso fatte dagli OSS, benché il loro profilo non lo preveda."
Carbocci sottolinea inoltre che molte delle mansioni attribuite all'Assistente Infermiere sono attualmente considerate dagli infermieri come demansionanti, ovvero non rispecchianti il livello di formazione e responsabilità per cui sono preparati. "A me pare che per il 90% siano attività che oggi gli infermieri indicano come attività demansionanti!"
In conclusione, il segretario amministrativo del Nursind respinge l'idea che gli errori degli assistenti Infermieri possano ricadere sugli infermieri, sostenendo che ogni professionista debba rispondere delle proprie azioni: "La favoletta che se questi sbagliano la colpa è dell'infermiere, per favore, risparmiamocela. La responsabilità è sempre personale di chi sbaglia ad eseguire una attività che è prevista dal proprio profilo professionale."
Le parole di Carbocci riassumono la tensione crescente nel mondo infermieristico, in cui si teme che l'introduzione di nuove figure professionali possa compromettere il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro degli infermieri. La discussione rimane aperta, e resta da vedere come evolverà la situazione e quale sarà l'effettiva implementazione delle funzioni dell'Assistente Infermiere.

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