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NurSind. Impasse normativa produttività: risposta Direzione Generale AST Ascoli Piceno solleva dubbi

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La Redazione
Pubblicato il: 03/10/2024 vai ai commenti

MarcheNurSind dal territorio

 

La recente nota della Direzione Generale dell'AST di Ascoli Piceno, inviata in risposta a una comunicazione del NurSind, solleva dubbi e perplessità, e merita un’ulteriore riflessione. Il nodo centrale della questione riguarda il mancato pagamento delle spettanze dovute ai dipendenti che, avendo ottenuto una valutazione della performance superiore ai 60/100, avrebbero diritto alla retribuzione di risultato.

Il cuore della controversia: l’articolo 7 del regolamento

La Direzione Generale, nella sua nota, si appella all’articolo 7 del Regolamento in materia di misurazione e valutazione della performance (adottato con Determina n. 736/DGASUR del 15 dicembre 2020), per giustificare il mancato pagamento. Tuttavia, proprio l’articolo citato sembra supportare la posizione dei lavoratori. Esso stabilisce infatti che i dipendenti con una valutazione positiva della performance individuale e organizzativa hanno diritto alla retribuzione di risultato, condizione rispettata da tutti i dipendenti coinvolti nella vicenda, i cui punteggi superano la soglia minima del 60/100, come definito dagli articoli 5 e 6 dello stesso regolamento.

La controversa interpretazione della Direzione

Nonostante quanto previsto dal regolamento, la Direzione Generale ha deciso autonomamente di sospendere i pagamenti, sostenendo che fosse necessario attendere la risoluzione delle istanze di revisione delle schede individuali. Tuttavia, in nessuna parte del regolamento è menzionata una disposizione che preveda il blocco dei pagamenti in caso di ricorso. Questo solleva dubbi sull’effettiva conformità della decisione alle norme vigenti.

Le richieste del NurSind e la possibile azione legale

Il sindacato NurSind, che rappresenta i dipendenti dell’AST, ha ribadito che la Direzione ha agito in modo immotivato e senza alcun fondamento normativo. Per questo motivo, ha richiesto il pagamento immediato delle somme dovute, proporzionate ai punteggi delle valutazioni già assegnate. In caso di esito positivo delle istanze di revisione, si provvederebbe successivamente al saldo delle eventuali differenze. Inoltre, in mancanza di pagamento entro ottobre 2023, l’Avvocato Ciofani, legale del NurSind, è pronto a intraprendere azioni legali per tutelare i diritti dei dipendenti.

La questione delle spettanze pregresse e il ruolo della Regione Marche

Un altro elemento sollevato dalla Direzione è la questione dei pagamenti relativi agli anni 2020, 2021 e 2022. La Direzione ha sottolineato che tali pagamenti sono stati resi possibili solo grazie all’intervento della Regione Marche, che ha incrementato i fondi contrattuali con le delibere di Giunta DGRM n. 1045 dell'8 agosto 2022 e n. 630 del 15 maggio 2023. Senza questo sostegno finanziario, molte delle questioni in sospeso sarebbero rimaste irrisolte.

Un precedente storico problematico

È significativo che, per la prima volta in decenni, i dipendenti si trovino in una situazione in cui la produttività viene trattenuta nonostante valutazioni positive. Questa situazione rappresenta un’anomalia rispetto alla prassi consolidata, e pone ulteriori interrogativi sul futuro delle relazioni tra i lavoratori e la Direzione dell'AST.

In conclusione, la vicenda riflette un clima di tensione e incertezza che non può essere sottovalutato. È evidente che una soluzione rapida e trasparente sia necessaria per ristabilire la fiducia e garantire il rispetto dei diritti contrattuali dei dipendenti, i quali restano in attesa di un riscontro che, almeno secondo la normativa vigente, sembra loro dovuto.