Carenza sanitari. Ricorso alle cooperative, solo per 1 anno e senza proroghe: le nuove linee guida
Pubblicato il 25 ottobre 2024 sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero della Salute
In risposta alla crescente crisi di organico nel Servizio sanitario nazionale (SSN), il Ministero della Salute ha ufficializzato nuove linee guida per l’affidamento a terzi dei servizi medici e infermieristici in situazioni di necessità e urgenza. Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 251 del 25 ottobre 2024, stabilisce criteri chiari per l’esternalizzazione temporanea dei servizi, inclusi requisiti tecnici, standard di qualità e prezzi di riferimento, con l’obiettivo di mantenere l’efficienza del SSN di fronte alla carenza di personale qualificato.
Un provvedimento temporaneo per affrontare l’emergenza
Le nuove linee guida permettono l’esternalizzazione dei servizi medici e infermieristici solo in situazioni di necessità e urgenza. Tuttavia, il provvedimento specifica che questa soluzione temporanea non potrà durare oltre i dodici mesi e non sarà soggetta a proroghe. Si tratta di una misura mirata, che consente alle aziende sanitarie di ricorrere a personale esterno solo in casi di assoluta necessità, limitando il rischio di abuso di contratti esterni e preservando al contempo la qualità delle cure offerte agli utenti del SSN.
Standard di qualità e responsabilità
Le aziende sanitarie che affidano servizi a personale esterno sono tenute a rispettare rigidi standard di qualità e criteri professionali stabiliti dal decreto. Gli operatori esterni devono possedere qualifiche professionali riconosciute e competenze idonee per garantire il rispetto degli standard sanitari italiani. Inoltre, il decreto pone l’accento sulla responsabilità dei dirigenti delle strutture sanitarie che ricorrono a questi servizi. In caso di violazioni delle linee guida, la responsabilità ricadrà sui dirigenti, al fine di assicurare la massima trasparenza e responsabilizzazione all’interno delle strutture pubbliche.
Equità retributiva ed economicità
Un altro aspetto centrale del decreto riguarda la tutela economica sia per i lavoratori esternalizzati che per le risorse del SSN. Viene infatti garantita l’equità retributiva per gli operatori esterni, in conformità alle normative vigenti, e sono stabiliti prezzi di riferimento che consentono alle aziende di accedere ai servizi esterni a condizioni economiche trasparenti e competitive. Questo approccio mira a contenere i costi, evitando sprechi, e a garantire una remunerazione equa ai professionisti sanitari coinvolti.
Trasparenza e conformità normativa
Il decreto punta anche a favorire una maggiore trasparenza nei contratti di esternalizzazione. Ogni accordo deve essere conforme alle normative vigenti in materia di appalti pubblici, in modo da evitare discrezionalità nelle scelte delle aziende sanitarie e garantire l’equità di accesso ai contratti da parte di fornitori qualificati. Il Ministero della Salute, attraverso l’introduzione di questi criteri, cerca di porre un freno all’eventuale utilizzo improprio dell’esternalizzazione e di offrire un quadro normativo chiaro per la gestione della carenza di personale nel SSN.