NurSind lancia l’allarme: due posti in meno nel reparto di Terapia intensiva del San Luca
La segretaria Porta: “I tagli continui mettono in difficoltà l’assistenza alla popolazione Subito assunzioni, altrimenti siamo pronti ad azioni a tutela degli operatori sanitari”
Lucca, 5 novembre 2024. A due mesi dal termine delle ferie estive, con tutte le difficoltà vissute dagli operatori sanitari, e a poche settimane dall’inizio del periodo natalizio, l’Asl Toscana Nord Ovest ha deciso di mettere mano alla riorganizzazione del reparto di Terapia intensiva dell’ospedale San Luca di Lucca, per il quale a fine 2023 si era impegnata a non ridurre i posti letto.
Questa recente riorganizzazione, di cui NurSind (il sindacato delle professioni infermieristiche) è venuto a conoscenza pochi giorni fa dagli stessi operatori sanitari interessati, ha messo in tensione il personale infermieristico e Oss. La riorganizzazione disposta dalla dirigenza dell’Asl prevedeva una riduzione di due letti nel periodo estivo e un ripristino all’originale assetto dei 14 posti a settembre: purtroppo ciò non è avvenuto a causa della carenza del personale sanitario assistenziale.
“Il mantenimento dei posti letto di terapia intensiva a 12 - spiega la segretaria territoriale Teresa Porta - è finalizzato più al risparmio che all’attenzione alle necessità del territorio. Tale processo riorganizzativo porta a una riduzione di ben sei unità infermieristiche (operatori in aspettativa, gravidanze, lunghe malattie) e di quattro Oss da impiegare in altri settori del nosocomio lucchese. E’ bene che le Istituzioni e la dirigenza dell’Azienda si ricordino che, in base ai parametri regionali, i 14 posti della Terapia intensiva di Lucca sono sottostimati rispetto al reale fabbisogno del nostro territorio (170mila abitanti nella Piana e 60mila in Valle) che necessiterebbe di almeno 20 letti. Negli ultimi giorni, inoltre, siamo venuti a conoscenza del fatto che nella fascia notturna sono stati tolti improvvisamente anche gli Oss, in virtù di un ulteriore processo riorganizzativo applicato in sordina e d’urgenza, all’insaputa delle organizzazioni sindacali. Siamo veramente preoccupati di queste mancate informazioni e di queste manovre dell’ultimo minuto, che minano la tutela della salute della nostra collettività e degli operatori sanitari. A oggi continuano a mancare infermieri, operatori socio sanitari e ostetriche (circa un centinaio) sia in ospedale che a livello territoriale in tutta la provincia di Lucca e purtroppo i pochi e insufficienti operatori sanitari sono sempre più anziani, stanchi e iper-utilizzati”.
“Servono - conclude Porta - provvedimenti urgenti per il bene dei dipendenti e della collettività, a tutela della salute di tutti. Provvedimenti che si devono concretizzare con assunzione di nuovo personale, mediante lo scorrimento di graduatorie in essere per tutti i profili sanitari mancanti. Sappiamo che a breve uscirà un concorso di Estar per infermieri e Oss: nell’attesa ci risulta che le aziende sanitarie possano avvalersi di personale derivante dalle graduatorie delle altre aziende. Ebbene, è il momento di procedere velocemente in questo senso. In assenza di questi provvedimenti urgenti, saremo pronti a intraprendere tutti i percorsi che riterremo opportuni”.