Per i pazienti trentini sottoposti a protesi ginocchio, problemi di accesso alla riabilitazione
Trento, 5 novembre 2024 - Numerosi pazienti trentini che hanno recentemente subito interventi di protesi totale al ginocchio stanno affrontando difficoltà significative nell’accesso alla riabilitazione post-operatoria. La recente scelta di sostituire la riabilitazione in degenza con un programma ambulatoriale limitato, che prevede solo due o tre sedute settimanali, sta infatti generando ritardi nella presa in carico dei pazienti e gravose complicazioni logistiche. Tali limitazioni, oltre a ritardare la mobilitazione adeguata dell'arto operato, stanno avendo impatti preoccupanti sulla qualità della vita dei pazienti, sulle dinamiche familiari e, più in generale, sull’economia locale.
Il consigliere provinciale Claudio Cia ha presentato un’interrogazione alla Giunta provinciale per chiedere chiarimenti e sollecitare interventi immediati a sostegno dei cittadini trentini. Secondo le segnalazioni raccolte dal consigliere, questa problematica sarebbe unica nel panorama nazionale: mentre in altre regioni italiane ai pazienti è garantita una riabilitazione intensiva e adeguata, in Trentino sembra che l’assistenza post-operatoria sia stata ridotta al minimo indispensabile, rischiando di compromettere il recupero motorio e di esporre i pazienti a possibili complicanze.
“Mi chiedo quali valutazioni abbiano portato alla scelta di adottare un modello ambulatoriale che riduce drasticamente le sedute di riabilitazione per i pazienti trentini, mettendoli in una posizione svantaggiata rispetto ai pazienti di altre regioni,” ha dichiarato Cia. “Le conseguenze di questa decisione si estendono oltre il singolo paziente, colpendo la famiglia, il sistema sanitario e il bilancio provinciale, e rischiano di aggravarsi in caso di un incremento dei tempi di ricovero nei reparti per acuti. Prevenire queste complicazioni attraverso un’assistenza riabilitativa tempestiva sarebbe una scelta vantaggiosa sia per i pazienti che per l’intero sistema sanitario.”
Cia ha quindi chiesto alla Giunta di adottare misure concrete e immediate per garantire che i pazienti trentini possano accedere a un percorso riabilitativo adeguato e rapido, che favorisca una mobilitazione tempestiva e riduca il rischio di complicanze. Tra le richieste figurano una valutazione approfondita degli effetti del nuovo modello di riabilitazione, l'analisi di possibili alternative come l’integrazione di un programma di riabilitazione in degenza e misure per assicurare un accesso equo ai servizi per tutti i pazienti, inclusi quelli che risiedono in aree più isolate del Trentino.
“Questa situazione non può essere ignorata,” ha concluso Cia. “Chiediamo alla Giunta di agire con urgenza per ristabilire un equilibrio e garantire un livello di assistenza all’altezza dei bisogni dei cittadini trentini, evitando ulteriori costi sanitari e disagi per le famiglie.”