Pensioni e maternità: novità per le lavoratrici con quattro o più figli nella Manovra 2025
Di fronte a un calo demografico preoccupante e all’urgenza di misure di sostegno per la natalità, la nuova disposizione contenuta nella Legge di Bilancio introduce un beneficio pensionistico per le lavoratrici con famiglie numerose.
Una misura strutturale nel pacchetto pensioni per il 2025
Nel contesto delle riforme previdenziali per il 2025, il governo ha introdotto una modifica con carattere strutturale alla riforma Dini del 1995, che riconosce un’agevolazione pensionistica alle lavoratrici con figli, potenziandone l’impatto in caso di famiglie con quattro o più figli. La riforma Dini già prevedeva un bonus di quattro mesi sull’età pensionabile per ogni figlio, sino a un massimo di dodici mesi, per le lavoratrici con il sistema contributivo.
Tale bonus viene concesso a prescindere dall’eventuale assenza dal lavoro per maternità, permettendo quindi alle donne di anticipare l’età pensionabile grazie al riconoscimento di un “accredito figurativo” per ogni figlio.Con la nuova disposizione della Legge di Bilancio, questo limite massimo viene ampliato a sedici mesi per le lavoratrici con quattro o più figli. In pratica, una madre con almeno quattro figli potrà beneficiare di una riduzione ulteriore sull’età pensionabile rispetto a quanto previsto in precedenza.
Cosa cambia dal 2025 per le lavoratrici con famiglie numerose
A partire dal prossimo anno, le donne che hanno iniziato la propria attività lavorativa dopo il 1° gennaio 1996 e che hanno quattro o più figli, potranno accedere alla pensione di vecchiaia a 65 anni e 8 mesi, anziché a 67 anni. La novità introdotta nella Legge di Bilancio è anche una mossa preliminare verso una revisione complessiva delle pensioni che il governo intende discutere e approvare nel 2026, che potrebbe ampliare ulteriormente il raggio d’azione delle politiche previdenziali e di supporto alla natalità.