Grazie a NurSind Modena, le iniezioni ai bambini saranno meno traumatiche grazie agli infrarossi
La solidarietà e l’innovazione si incontrano al Policlinico di Modena, dove il sindacato infermieristico NurSind ha donato un sofisticato rilevatore di vene, il QV-500, per migliorare l’esperienza dei piccoli pazienti durante le procedure mediche. Il dispositivo, pensato per facilitare l’accesso venoso ai piccoli pazienti operati al Policlinico di Modena, è stato consegnato nel corso di una breve cerimonia che si è svolta oggi nell’atrio della Pediatrica al VII piano, alla presenza del Direttore generale, Claudio Vagnini, del Direttore della Chirurgia Pediatrica, Pier Luca Ceccarelli, dell’Anestesista Laura Rinaldi e di una delegazione di NurSind composta da Gino Piragine e da Eleonora Checchi, rispettivamente segretario territoriale e amministrativo NurSind Modena
Li abbiamo intervistati per comprendere il valore di questa iniziativa.
Come è nata l’idea di donare un rilevatore di vene al Policlinico di Modena?
Piragine: Tutto è iniziato dalla nostra volontà di fare qualcosa di concreto per la comunità e, in particolare, per i bambini che affrontano momenti delicati come le procedure mediche. La Nurses Run, la manifestazione ludico-sportiva che organizziamo ogni anno, è stata l’occasione perfetta per raccogliere i fondi necessari. La corsa non è solo un evento sportivo, ma un simbolo di solidarietà e connessione tra infermieri e cittadini.
Qual è il significato di questa donazione per voi e per la comunità sanitaria?
Checchi: La donazione rappresenta molto più di un semplice gesto simbolico. È la dimostrazione che il nostro lavoro non si limita alla cura del paziente, ma si estende a creare una rete di supporto e collaborazione tra professionisti e cittadini. Vogliamo valorizzare il ruolo dell’infermiere non solo come figura sanitaria, ma anche come parte integrante della società.
Cosa rende il QV-500 un dispositivo così innovativo?
Piragine: Il QV-500, come spiega la dottoressa Laura Rinaldi, referente Anestesia Pediatrica dell’Anestesia e Terapia Intensiva, diretta da Massimo Girardis , sfrutta la tecnologia a infrarossi per identificare le vene, anche quelle più piccole e difficili da trovare, fino a una profondità di 7-8 millimetri. Questo riduce il dolore e lo stress associati alla venipuntura, particolarmente nei bambini, che vivono questi momenti con maggiore sensibilità.
Checchi: Per i piccoli pazienti, anche una semplice iniezione può diventare un’esperienza traumatica. Grazie a questo strumento, possiamo rendere queste procedure meno invasive e migliorare il loro benessere emotivo.
Qual è stata la reazione del personale sanitario del Policlinico alla donazione?
Checchi: Siamo stati accolti con grande entusiasmo. Durante la cerimonia di consegna, il direttore generale Claudio Vagnini e il direttore della Chirurgia Pediatrica Pier Luca Ceccarelli hanno espresso parole di apprezzamento per il nostro gesto. È stato emozionante vedere come la nostra iniziativa abbia un impatto positivo immediato sulla qualità del servizio sanitario.
Quali sono i prossimi obiettivi di NurSind per sostenere la sanità pubblica?
Piragine: Continueremo a lavorare per avvicinare i cittadini al mondo sanitario, organizzando eventi come la Nurses Run e promuovendo iniziative che rispondano alle esigenze concrete della comunità. Crediamo in un sindacato moderno che vada oltre la semplice tutela dei lavoratori, costruendo un dialogo costante tra professionisti e società.
Un messaggio per chi ha sostenuto questa iniziativa?
Piragine: Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla Nurses Run e, in particolare, la Polisportiva il Torrazzo, che ci ha supportato nell’organizzazione. Il successo di questa iniziativa è il risultato dell’impegno collettivo. Insieme possiamo fare la differenza.
Grazie a NurSind Modena, l’innovazione tecnologica incontra la solidarietà, offrendo ai piccoli pazienti del Policlinico un’esperienza sanitaria meno traumatica e più umana. Un esempio concreto di come un sindacato possa essere un ponte tra professionisti della salute e cittadini, promuovendo valori condivisi di cura e rispetto.