Malattia e comporto: 24 mesi extra e permessi speciali per pazienti oncologici e fragili
La Commissione Lavoro della Camera ha dato disco verde alla proposta di legge che introduce misure significative per i lavoratori affetti da malattie oncologiche, croniche e invalidanti, ponendo l'accento sulla tutela dei diritti dei più fragili e sul sostegno alla ricerca medica. Ecco un'analisi delle principali disposizioni.
Congedo fino a due anni per lavoratori fragili
Il primo articolo della legge rappresenta un cambiamento importante per i dipendenti, sia pubblici che privati, colpiti da patologie gravi. Coloro che soffrono di malattie oncologiche o di malattie croniche e invalidanti, con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74%, potranno beneficiare di un congedo non superiore a ventiquattro mesi. Questo periodo, fruibile in modo continuativo o frazionato, garantisce la conservazione del posto di lavoro, ma non prevede retribuzione né contribuzione previdenziale. Tuttavia, i lavoratori avranno la possibilità di riscattare il periodo di assenza versando i relativi contributi. Ciò in aggiunta al periodo di comporto di malattia indennizzabile dal datore di lavoro pubblico e privato. Un aspetto interessante riguarda la compatibilità di questo congedo con altri benefici economici o giuridici già previsti. Inoltre, una volta terminato il congedo, il dipendente potrà richiedere l'accesso prioritario al lavoro agile, quando possibile, agevolando così il ritorno all'attività lavorativa in modalità flessibile.
Permessi aggiuntivi per visite e cure mediche
Un'altra novità rilevante è prevista dall'articolo 2, che istituisce dieci ore annuali di permesso retribuito per visite mediche, esami strumentali e cure frequenti. Questa misura si aggiunge ai benefici già riconosciuti dalla normativa vigente e dai contratti collettivi. Nel caso di pazienti minori di età, i permessi potranno essere fruiti dai genitori che li accompagnano.
Interessante notare che nel settore privato, i costi di questi permessi saranno rimborsati ai datori di lavoro dall'ente previdenziale, mentre nel pubblico saranno le amministrazioni a organizzare la sostituzione del personale, in particolare nelle scuole e nei ruoli in cui la continuità è obbligatoria.
La copertura finanziaria per questa misura, stimata in 33 milioni di euro annui a partire dal 2025, sarà garantita mediante una riduzione del Fondo istituito dalla legge di stabilità del 2014.
Un fondo per i premi di laurea dedicati alla memoria dei pazienti
L’articolo 3 della legge guarda al futuro e al valore della ricerca. Con l’istituzione di un fondo da 2 milioni di euro annui, si punta a finanziare premi di laurea intitolati alla memoria di pazienti affetti da malattie oncologiche. I premi saranno destinati a studenti meritevoli laureati in discipline scientifiche come medicina, biologia e biotecnologie. Un decreto ministeriale stabilirà i criteri di merito e le modalità di erogazione.