Sicurezza a rischio nel carcere di Bellizzi Irpino: NurSind denuncia violenze e condizioni di lavoro
Il carcere di Bellizzi Irpino si conferma un ambiente di lavoro sempre più pericoloso per infermieri e agenti della polizia penitenziaria. Da mesi il sindacato degli infermieri NurSind denuncia condizioni operative insostenibili, ma la situazione ha raggiunto un livello di emergenza dopo l’ennesimo episodio di violenza ai danni di un sanitario in servizio.
Aggressione a un infermiere: l’ennesimo campanello d’allarme
Lunedì scorso, un infermiere in servizio è stato aggredito da un detenuto che lo ha colpito violentemente con schiaffi al volto e alla testa. Un’aggressione che si inserisce in un quadro di insicurezza sempre più preoccupante, con episodi che mettono a rischio l’incolumità del personale sanitario e degli agenti di polizia penitenziaria.
Secondo il NurSind, il problema della sicurezza riguarda l’intero sistema carcerario, con un personale sempre più esposto a rischi senza adeguate misure di tutela. Solo il giorno precedente, gli agenti erano stati costretti a intervenire per sedare una rissa tra detenuti nella sezione maschile. L’assenza di celle di isolamento ha aggravato ulteriormente la gestione della situazione, costringendo la direzione a trasferire temporaneamente due detenuti nella sezione femminile, con conseguenze devastanti.
Raid in infermeria: farmaci e presidi sanitari saccheggiati
Nella notte tra domenica e lunedì, proprio i due detenuti trasferiti hanno forzato le porte della medicheria, sottraendo farmaci e materiali sanitari. Un episodio che evidenzia ancora una volta le falle del sistema di sicurezza interno e l’assenza di misure adeguate per proteggere personale e detenuti stessi.
Emergenza senza risposte: il NurSind chiede interventi immediati
Il sindacato si chiede quanto ancora dovrà accadere prima che la direzione del carcere e l’ASL adottino misure concrete per garantire la sicurezza dei lavoratori. Nel frattempo, il prefetto di Avellino è stato informato della gravità della situazione, così come di altre problematiche che rendono insostenibile l’operato degli infermieri. Tra le criticità segnalate emergono:
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Mancanza di acqua corrente durante le ore notturne, impedendo al personale di svolgere anche le più elementari pratiche igieniche.
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Grave carenza di personale, con turni insostenibili: basti pensare che, in alcuni casi, un’unica infermiera si è trovata a gestire oltre 600 detenuti durante il turno notturno.
Un primo incontro con il prefetto Rossana Riflesso, tenutosi il 14 dicembre scorso, aveva acceso qualche speranza di interventi migliorativi. Tuttavia, a distanza di due mesi, nessuna nuova convocazione è stata programmata e la situazione continua a precipitare.
NurSind: “È inaccettabile, servono interventi immediati”
Il NurSind ribadisce con forza la necessità di azioni tempestive per tutelare la salute e la sicurezza di infermieri e agenti all’interno del carcere di Bellizzi Irpino. L’ennesimo episodio di violenza non può essere ignorato, e il sindacato chiede misure concrete per garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure.
“La sicurezza del personale sanitario e delle forze dell’ordine non può più essere sacrificata all’indifferenza delle istituzioni” – dichiara il NurSind – “Servono risposte immediate prima che la situazione degeneri ulteriormente”.
Nel frattempo, gli infermieri e gli agenti continuano a lavorare in condizioni estreme, aspettando un segnale dalle autorità competenti. Ma per quanto ancora potranno resistere?
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