Allarme H5N1. Gli scienziati avvertono: 'Prepariamoci alla prossima pandemia o sarà troppo tardi'
La minaccia di una nuova pandemia incombe e il tempo per prepararsi si sta assottigliando. In una lettera pubblicata su Science, un gruppo di scienziati guidati da Jesse Goodman, professore alla Georgetown University, lancia un appello urgente: “Prepararci adesso può salvare vite e ridurre gli impatti sociali ed economici se H5N1 o un altro virus dovesse scatenare una pandemia”.
Il virus dell’influenza aviaria H5N1 sta evolvendo. Negli Stati Uniti si sta diffondendo rapidamente e ha già compiuto il salto dagli uccelli ai mammiferi, colpendo anche i bovini da latte. Sono stati registrati casi sporadici di infezione nell’uomo, uno dei quali è risultato fatale, mentre un adolescente in Canada si è ammalato gravemente prima di guarire. Questi segnali, sottolineano gli esperti, non possono essere ignorati.
“La diffusione e la mutazione di un virus così pericoloso giustificano un’azione globale immediata. Il mondo è ancora impreparato a sviluppare e distribuire rapidamente vaccini efficaci”, scrivono i ricercatori. Le lacune nella capacità di risposta rischiano di trasformarsi in una catastrofe sanitaria ed economica se non affrontate per tempo.
Tra le priorità indicate: finanziare e accelerare lo sviluppo di un vaccino che possa essere prodotto su larga scala in tempi rapidi, sfruttando le nuove tecnologie come i vaccini a mRna e quelli basati su antigeni innovativi. Ma non basta. Gli scienziati insistono anche sulla necessità di garantire un accesso equo al vaccino, soprattutto per i Paesi a basso e medio reddito.
Un altro punto chiave è la comunicazione. Secondo gli esperti, serve una strategia chiara e basata su evidenze scientifiche, capace di rispondere alle paure della popolazione e di ricostruire la fiducia nella sanità pubblica, messa a dura prova negli ultimi anni.
Infine, gli scienziati chiedono che i piani di risposta pandemica vengano testati e condivisi in modo trasparente tra tutti i Paesi, superando logiche di divisione politica. “Solo una collaborazione globale può arginare la prossima crisi sanitaria. Non possiamo permetterci di ripetere gli errori del passato”, è il monito degli esperti.