Iscriviti alla newsletter

Congresso FNOPI, Mangiacavalli: Crisi infermieristica è crisi nazionale, servono scelte strutturali

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 20/03/2025

Comunicati Stampa

Rimini, 10 ottobre 2023 – “Il problema degli infermieri è il problema dell’Italia tutta, non di una singola categoria”. Con queste parole, Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), ha aperto il Congresso nazionale della FNOPI a Rimini, davanti a 5.000 infermieri, al ministro della Salute Orazio Schillaci e a numerose autorità. Un evento che ha visto anche la lettura di un messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto con gratitudine dalla presidente.

Mangiacavalli ha sottolineato come la crisi del sistema infermieristico rifletta una sfida più ampia per il Paese, legata all’invecchiamento della popolazione e all’aumento delle patologie croniche. “Oggi ci sono 24 milioni di persone con una patologia cronica e 4 milioni con disabilità. I demografi ci dicono che nel 2040 gli over 50 supereranno gli under 50, e nel 2050 il 35% della popolazione avrà più di 65 anni. Un mix micidiale per la società”, ha dichiarato, evidenziando l’urgenza di interventi strutturali.

La presidente ha riconosciuto gli sforzi del governo e delle commissioni parlamentari nel non aver sottovalutato la questione infermieristica, apprezzando misure come la libera professione per gli infermieri del servizio pubblico, le indennità per chi lavora nell’emergenza-urgenza e la detassazione degli straordinari. “Abbiamo visto proposte della FNOPI diventare oggetto di riflessione e, in molti casi, trovare accoglimento”, ha detto, citando anche l’approvazione in Senato di un ordine del giorno per istituire una cabina di regia nazionale sulla questione infermieristica, una sorta di “commissario straordinario” dedicato.

Tra le novità positive, Mangiacavalli ha menzionato l’introduzione dell’arresto in flagranza differita per contrastare le aggressioni al personale sanitario, definendola una misura “proporzionata e di immediata applicazione”. Ha inoltre lodato l’impegno del ministro Schillaci a sgravare gli infermieri da compiti routinari attraverso figure di supporto e a promuovere le lauree magistrali specialistiche, passo fondamentale per la futura prescrizione infermieristica di ausili e presidi, come avviene già in molti Paesi avanzati.

“Queste misure aiutano a ‘sgranare’ la professione e ad affrontare in maniera sistemica le questioni dirimenti”, ha affermato, ribadendo la necessità di mantenere al centro delle scelte istituzionali la figura dell’infermiere. “La professione infermieristica deve essere sempre presente nelle decisioni che riguardano il sistema salute”, ha concluso, auspicando che si prosegua su questa strada con atti normativi concreti e duraturi.

Il Congresso di Rimini si conferma così un momento cruciale per riflettere sul futuro della sanità italiana, con gli infermieri protagonisti di una trasformazione che non può più attendere.