FNOPI, Mangiacavalli al Congresso: mai più scelte calate dall’alto, servono soluzioni
RIMINI – Davanti a una platea gremita di infermieri e rappresentanti delle istituzioni, la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli ha aperto i lavori del terzo Congresso nazionale della Federazione, ponendo subito al centro del dibattito la necessità di un sistema sanitario più equo, efficace e partecipato. Un intervento di oltre un’ora, fitto di richiami simbolici e concreti, che ha toccato temi chiave come la carenza di personale, la necessità di innovazione, il riconoscimento professionale e la valorizzazione della carriera infermieristica.
La scenografia del congresso ruota attorno a un cubo di Rubik, simbolo scelto non a caso: “Non possiamo risolvere i problemi guardando solo una faccia del sistema,” ha detto Mangiacavalli. “Ogni lato rappresenta un attore del Sistema Salute: professionisti, decisori politici, accademia, setting assistenziali, mondo del lavoro e benessere dei curanti. Solo una visione integrata permette equilibrio e qualità”.
Nel suo intervento, la presidente ha ribadito che gli infermieri sono pronti al cambiamento, ma servono strumenti adeguati per affrontarlo: formazione avanzata, riconoscimento di competenze specialistiche, percorsi di carriera e un’organizzazione del lavoro coerente con la realtà socio-demografica del Paese.
Mangiacavalli ha parlato senza giri di parole della “piattezza” della carriera infermieristica, ostacolata da “anni di tagli, modelli organizzativi obsoleti e ritardi nella riforma della formazione accademica”. Ma ha anche riconosciuto i passi avanti compiuti, come l’introduzione delle lauree magistrali specialistiche e misure a sostegno della libera professione.
La relazione si è conclusa con un richiamo forte al metodo: basta decisioni calate dall’alto. "Mai più scelte non condivise. Mai più soluzioni appiattite sulle esigenze di una sola parte. Insieme ragionare, insieme lavorare, insieme decidere," ha scandito Mangiacavalli tra gli applausi.
Un appello che suona come un monito alla politica e alle istituzioni: la questione infermieristica è una questione nazionale, e non è più rinviabile. Ora tocca ai decisori dare risposte concrete. Gli infermieri, ha assicurato la presidente FNOPI, ci sono. E vogliono esserci sempre, soprattutto quando è il momento di scegliere.