Aumento delle tasse per coprire il disavanzo sanitario: NurSind Umbria lancia l'allarme
Perugia, 22 marzo 2025 – La decisione della Regione Umbria di aumentare la pressione fiscale per far fronte al disavanzo del sistema sanitario regionale, stimato in circa 243 milioni di euro, ha sollevato forti critiche da parte di NurSind Umbria, il sindacato degli infermieri. In un comunicato stampa diffuso oggi, il coordinatore regionale, Marco Erozzardi, ha espresso profonda preoccupazione per una scelta che rischia di gravare ulteriormente sui cittadini e, in particolare, sui professionisti della sanità.
Una soluzione "facile" che penalizza i lavoratori
Secondo NurSind, l'aumento delle tasse rappresenta una soluzione "semplice" e poco lungimirante, che non affronta le cause strutturali del deficit sanitario. "Anziché avviare un confronto con le rappresentanze sindacali e cercare soluzioni condivise, si è preferito optare per una misura che ricade direttamente sui cittadini e sui lavoratori del settore", ha dichiarato Erozzardi.
Il sindacato sottolinea come il personale infermieristico operi già in condizioni critiche, aggravate ulteriormente dalla pandemia di Covid-19. Stipendi inadeguati, carenza di organico, turni estenuanti e una gestione complessa delle aziende sanitarie regionali sono solo alcuni dei problemi che gli infermieri umbri devono affrontare quotidianamente. "Non è accettabile che questi professionisti debbano pagare due volte: prima con il loro sacrificio sul lavoro e poi con un ulteriore prelievo dalle loro retribuzioni", ha aggiunto il coordinatore.
La richiesta di un approccio diverso
NurSind Umbria avrebbe preferito un approccio diverso, basato sulla razionalizzazione dei servizi e su investimenti mirati nel personale, per rendere il sistema sanitario più sostenibile e preparato alle future sfide. "Chiediamo alla Regione di avviare un percorso di confronto per individuare soluzioni più equilibrate, che non ricadano esclusivamente sui cittadini e sui professionisti della sanità", si legge nel comunicato.
Gli infermieri umbri, da sempre in prima linea per garantire servizi essenziali alla popolazione, si dichiarano disponibili a collaborare per migliorare il Servizio Sanitario Regionale. Tuttavia, il sindacato auspica che il loro impegno venga finalmente riconosciuto e valorizzato attraverso scelte politiche più responsabili e lungimiranti.
Un appello alla Regione
La palla passa ora alla Regione Umbria, chiamata a rispondere alle critiche e a trovare un equilibrio tra la necessità di coprire il disavanzo e la tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini. NurSind Umbria, attraverso la voce di Erozzardi, ha lanciato un chiaro appello: "È il momento di ripensare il sistema sanitario regionale, partendo dal rispetto di chi lo fa funzionare ogni giorno".
Intanto, la decisione di aumentare le tasse continua a far discutere, mentre il dibattito sulla sostenibilità del sistema sanitario umbro si fa sempre più acceso. Resta da vedere se la Regione deciderà di ascoltare le richieste del sindacato o se proseguirà sulla strada intrapresa, con il rischio di ulteriori tensioni sociali.