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Test abolito, tasse no: il grande incasso della facoltà di medicina (senza aumentare i posti)

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 24/03/2025

FormazioneProfessione e lavoroPunto di Vista

Proviamo a fare due conti senza troppe pretese e al netto delle informazioni reperite on line con una superficiale ricerca, nulla di esatto e di scientifico quindi ma solo due dati per provare a dare sostegno a una riflessione maturata impunemente nella mia testa.

L’anno scorso, a Sassari, si sono presentati al test di ammissione a medicina 698 candidati. I posti disponibili per i candidati comunitari e non comunitari equiparati erano 163.

L’ammontare complessivo delle tasse da pagare entro il primo semestre potrebbe aver cubato per 600 euro.

Questo significherebbe che nel primo semestre di questo anno accademico, la facoltà di medicina e chirurgia di Sassari potrebbe aver riscosso una cifra intorno ai 97.800 euro, diciamo 100.000 per comodità.

Bene, posto che per il prossimo anno accademico l’accesso a medicina non prevede un test di ingresso, è ragionevole pensare che non meno di 700 studenti si presenteranno all’iscrizione; non ho elementi per poter ipotizzare che possano essere anche di più se non il fatto che il test sia stato abolito.

Insomma è verosimile ipotizzare che questi 700 studenti o molti di più, saranno chiamati a pagare le tasse del primo semestre secondo i regolamenti vigenti.

Tornando al nostro conto fatto coi piedi, ciò significherebbe che la facoltà di medicina di Sassari potrebbe incassare senza nessuno sforzo qualcosa come 420.000 euro anche se non è ancora chiaro se gli studenti che non accederanno al secondo semestre potranno ottenere un rimborso parziale delle tasse pagate.

Ci rendiamo conto?

Provi ognuno a fare lo stesso conto in riferimento alla propria realtà e arrivi alle sue conclusioni.

Se le cose dovessero essere così, ritengo che questa rappresenterebbe una ulteriore beffa rispetto agli annunci al “globo terraqueo” dell’abolizione del numero chiuso a medicina che non è stato per niente abolito, infatti sempre parlando di Sassari, gli studenti che potrebbero proseguire il percorso al secondo semestre sarebbero sempre in numero pari a 163 (200 se aggiungiamo i fuori corso e i posti extra UE) perché al momento questo è il numero massimo di studenti che la facoltà ha la capacità di formare almeno fino a quando non saranno rivisti i criteri di accreditamento.

Non solo, sembrerebbe che il test Medicina 2025/2026 prevederà:

  • esami comuni tra le università;
  • un percorso accademico omogeneo nei primi mesi;
  • due appelli di esame a dicembre, uno all’inizio e uno alla fine del mese;
  • graduatoria finale in base alla media dei voti.

Dato l’elevato numero di partecipanti, questo significa che sarà necessario puntare a votazioni prossime al 30 e lode o poco meno e che i vincitori di questo nuovo concorso non saranno i potenziali migliori medici ma i più abili e capaci praticanti dello studio, posto che non sembrano previsti percorsi di tirocinio pratico che spieghino anche solo banalmente cosa sia un ospedale e cosa sia un paziente, senza avventurarci in qualcosa di pratico e basilare come saper indossare un fonendoscopio

 

Andrea Tirotto