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Soverato, il futuro incerto di ginecologia e ostetricia: NurSind lancia l’allarme

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 09/04/2025

CalabriaNurSind dal territorio

 

Nuove ombre si addensano sul reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Soverato, da tempo in difficoltà e ora al centro di un progressivo smantellamento. Il consigliere regionale del PD ed ex sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, aveva già espresso scetticismo sulla possibilità di riattivare la sala parto in tempi brevi. Oggi, la situazione si aggrava ulteriormente con il trasferimento di personale verso altri reparti, lasciando scoperta un’area sanitaria essenziale.

A denunciare il problema è il sindacato infermieristico NurSind, che da tempo segnala la precarietà del reparto e la sua possibile riduzione a semplice servizio ambulatoriale. Secondo indiscrezioni provenienti dalla direzione sanitaria, infatti, il nuovo atto aziendale potrebbe sancire il ridimensionamento del reparto, privandolo delle risorse necessarie per il suo funzionamento. Un’ipotesi che spiegherebbe la mancata assunzione di nuovo personale e i trasferimenti in atto.

Spostamenti di personale e criticità organizzative
Il segretario regionale di NurSind, Vincenzo Marrari, ha reso noto che il 3 aprile la Direzione generale ha disposto lo spostamento immediato di un’unità OSS dal reparto di medicina di Soverato alla struttura "Casa della Salute" di Chiaravalle. Sebbene il trasferimento possa sembrare giustificato dalla carenza di personale in quella sede, la riorganizzazione interna ha sollevato perplessità: per sopperire alla mancanza di OSS in medicina, sono state infatti trasferite due unità dal reparto di ginecologia e ostetricia.

Secondo NurSind, questa scelta, apparentemente logica, penalizza ulteriormente il reparto di ginecologia, già carente di specialisti. Attualmente, in ostetricia operano solo tre specialisti che non riescono a garantire la copertura totale dei turni di reperibilità, dovendo rispettare il limite contrattuale di dieci reperibilità mensili. La decisione di spostare personale non tiene conto di altre carenze nell’ospedale, come quella del blocco operatorio, anch’esso privo di OSS.

NurSind annuncia azioni legali
Alla luce di questa situazione, NurSind ha annunciato di voler intraprendere azioni legali per contrastare il continuo demansionamento del personale infermieristico e la cronica carenza di OSS. "La tutela legale è ormai necessaria, urgente e non più differibile", afferma Marrari, sottolineando anche l’imminente aumento degli accessi al pronto soccorso con l’arrivo dell’estate, ulteriore elemento di pressione su un sistema sanitario locale già al collasso.

L’ospedale di Soverato si trova dunque in una situazione sempre più complessa, con risorse limitate e un continuo gioco di spostamenti che non risolve il problema alla radice. Il rischio è che, ancora una volta, a pagare siano i pazienti, privati di servizi essenziali per la loro salute.