Nurse4Dignity. Uno su tre a rischio burnout: lo stress morale logora gli infermieri
Lo studio condotto dall’Università di Genova su 3.200 infermieri italiani svela il peso emotivo e morale della professione. Quando “sapere cosa fare” non basta più.
Uno su tre. È questa la proporzione drammatica di infermieri italiani a rischio burnout, secondo i primi risultati dello studio Nurse4Dignity, promosso dal Centro Interuniversitario per la Ricerca sull’Etica Infermieristica (CIREI) e coordinato dalla Prof.ssa Annamaria Bagnasco dell’Università di Genova. Un dato che conferma ciò che gli operatori sanitari denunciano da anni: il disagio psico-emotivo nel nursing non è un’eccezione, ma una condizione diffusa e sistemica.
I numeri dello studio Nurse4Dignity
La ricerca, condotta su un campione nazionale di 3.200 infermieri, ha rilevato che uno su tre è a rischio burnout. Due sono gli indicatori chiave che segnalano questa condizione:
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Stress emotivo, spesso emerso con forza durante e dopo la pandemia.
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Stress morale, meno noto ma altrettanto incisivo.
“Sappiamo cosa dovremmo fare, ma spesso non possiamo farlo.”
È proprio questa impossibilità a generare un conflitto etico che logora silenziosamente la professione.
Cos'è lo stress morale: la ferita invisibile
Lo stress morale si manifesta quando un infermiere è pienamente consapevole di quale sia l’azione giusta da compiere per il bene del paziente, ma non può metterla in pratica a causa di vincoli organizzativi, carenza di personale, risorse limitate o protocolli inadeguati.
La consapevolezza delle cure mancate genera:
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un profondo conflitto etico,
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una sensazione di impotenza professionale,
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una perdita di dignità e senso di efficacia.
Il “caring” come atto morale
Il cuore del nursing non è solo il “fare” tecnico, ma l’aver-cura, il caring. Un concetto che abbraccia responsabilità, compassione e rispetto della dignità dell’altro.
“Il caring è un atto morale. E come ogni atto morale, ha un costo.”
E quel costo oggi è sempre più spesso a carico esclusivo degli infermieri.
Burnout e abbandono: un rischio per il SSN
Lo stress cronico e il logoramento etico rischiano di trasformarsi in:
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fuga dalla professione,
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aumento dei turnover,
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perdita della qualità assistenziale.
Questo impatta direttamente sulla tenuta del Sistema Sanitario Nazionale, che ha bisogno, oggi più che mai, di infermieri motivati, stabili e valorizzati.
I risultati dello studio Nurse4Dignity non sono solo un grido d’allarme, ma un punto di partenza. Serve riconoscere lo stress morale come fenomeno reale e agire su:
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carichi di lavoro sostenibili,
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ambienti etici e rispettosi della professione,
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formazione e supporto psicologico,
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valorizzazione del caring come fulcro del nursing.