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Nurse4Dignity. Uno su tre a rischio burnout: lo stress morale logora gli infermieri

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 17/04/2025

Professione e lavoroStudi e analisi

 

Lo studio condotto dall’Università di Genova su 3.200 infermieri italiani svela il peso emotivo e morale della professione. Quando “sapere cosa fare” non basta più.

Uno su tre. È questa la proporzione drammatica di infermieri italiani a rischio burnout, secondo i primi risultati dello studio Nurse4Dignitypromosso dal Centro Interuniversitario per la Ricerca sull’Etica Infermieristica (CIREI) e coordinato dalla Prof.ssa Annamaria Bagnasco dell’Università di Genova. Un dato che conferma ciò che gli operatori sanitari denunciano da anni: il disagio psico-emotivo nel nursing non è un’eccezione, ma una condizione diffusa e sistemica.

I numeri dello studio Nurse4Dignity

La ricerca, condotta su un campione nazionale di 3.200 infermieri, ha rilevato che uno su tre è a rischio burnout. Due sono gli indicatori chiave che segnalano questa condizione:

  • Stress emotivo, spesso emerso con forza durante e dopo la pandemia.

  • Stress morale, meno noto ma altrettanto incisivo.

“Sappiamo cosa dovremmo fare, ma spesso non possiamo farlo.”

È proprio questa impossibilità a generare un conflitto etico che logora silenziosamente la professione.

Cos'è lo stress morale: la ferita invisibile

Lo stress morale si manifesta quando un infermiere è pienamente consapevole di quale sia l’azione giusta da compiere per il bene del paziente, ma non può metterla in pratica a causa di vincoli organizzativi, carenza di personale, risorse limitate o protocolli inadeguati.

La consapevolezza delle cure mancate genera:

  • un profondo conflitto etico,

  • una sensazione di impotenza professionale,

  • una perdita di dignità e senso di efficacia.

 Il “caring” come atto morale

Il cuore del nursing non è solo il “fare” tecnico, ma l’aver-cura, il caring. Un concetto che abbraccia responsabilità, compassione e rispetto della dignità dell’altro.

“Il caring è un atto morale. E come ogni atto morale, ha un costo.”

E quel costo oggi è sempre più spesso a carico esclusivo degli infermieri.

Burnout e abbandono: un rischio per il SSN

Lo stress cronico e il logoramento etico rischiano di trasformarsi in:

  • fuga dalla professione,

  • aumento dei turnover,

  • perdita della qualità assistenziale.

Questo impatta direttamente sulla tenuta del Sistema Sanitario Nazionale, che ha bisogno, oggi più che mai, di infermieri motivati, stabili e valorizzati.

I risultati dello studio Nurse4Dignity non sono solo un grido d’allarme, ma un punto di partenza. Serve riconoscere lo stress morale come fenomeno reale e agire su:

  • carichi di lavoro sostenibili,

  • ambienti etici e rispettosi della professione,

  • formazione e supporto psicologico,

  • valorizzazione del caring come fulcro del nursing.