ASL Avellino, tagli ai fondi contrattuali per 171.700 euro: indignazione e sconcerto
Il NurSind denuncia: “Tagli ingiustificati e RSU che ringraziano l’Azienda per la decurtazione, tutto questo è inaccettabile”
Durante l’incontro sindacale del 10 giugno presso l’ASL di Avellino è emersa una notizia che ha suscitato sgomento tra i lavoratori del comparto sanità: una decurtazione arbitraria e ingiustificata dei fondi contrattuali 2024, pari a circa 171.700 euro.
Una cifra importante, destinata originariamente a incentivare il personale sanitario, che viene invece sottratta senza una reale spiegazione. Un fatto che riaccende i riflettori sulla gestione delle risorse economiche in ambito sanitario e sulla trasparenza dell’ente.
A rendere ancor più grave la vicenda è la pubblicazione, a giugno 2025, della graduatoria dei Differenziali Economici di Professionalità (DEP) relativi all’anno precedente, elemento che rappresenta un ulteriore segnale di disorganizzazione e ritardi non più tollerabili.
Ma il punto più controverso e che lascia perplessi è la reazione di alcuni rappresentanti RSU presenti al tavolo, che hanno espresso pubblicamente ringraziamenti all’Azienda nonostante il drastico taglio subito dai lavoratori. Un atteggiamento che appare in netto contrasto con il mandato sindacale e con l’interesse collettivo, e che di fatto vanifica la difesa dei diritti del personale.
Romina Iannuzzi, Segretaria territoriale NurSind, ha commentato duramente:
“Una condotta che merita un’attenta riflessione. È inaccettabile che si ringrazi l’Azienda mentre si sottraggono risorse fondamentali ai lavoratori. Il nostro dovere è tutelare i diritti, non legittimare tagli ingiustificati.”
Il caso ASL Avellino solleva, ancora una volta, interrogativi urgenti sul rapporto tra gestione economica e tutela dei lavoratori nel sistema sanitario pubblico.