Policlinico di Messina al collasso, il NurSind chiede interventi immediati alla Regione
03/09/2025
Il sindacato degli Infermieri, insieme a Uil Fpl e Usb, denuncia gravi irregolarità gestionali e invoca un confronto urgente
NurSind in prima linea nella difesa della sanità messinese. Il sindacato degli infermieri insieme a Uil Fpl e Usb, ha denunciato con forza le gravi criticità organizzative e gestionali che da tempo affliggono il Policlinico “G. Martino” di Messina.
Le tre organizzazioni sindacali hanno inviato una nota ufficiale all’Assessorato regionale della Salute, evidenziando l’assenza totale di dialogo con la Direzione aziendale. Una situazione aggravata dal recente decreto n. 9086/2025 del Tribunale del Lavoro di Messina, che ha riconosciuto la condotta antisindacale della stessa Direzione.
Il NurSind, attraverso la voce del segretario regionale Salvatore Calamia e del segretario territoriale Ivan Alonge, ha ribadito come "nonostante ripetute richieste di confronto, non sia mai stato attivato un tavolo di dialogo effettivo".
Le contestazioni riguardano in particolare ordini di servizio e trasferimenti considerati illegittimi, adottati in violazione dei regolamenti aziendali e con pesanti ricadute sull’organizzazione dei reparti e sul personale sanitario. Secondo i sindacati, queste irregolarità rappresentano:
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violazioni di regolamenti e deliberazioni aziendali
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mancata applicazione delle norme contrattuali sulla mobilità interna
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effetti negativi sulla qualità dell’assistenza e sul benessere organizzativo
Alla luce di tali elementi, NurSind, Uil Fpl e Usb, ha chiesto all’Assessorato regionale:
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la convocazione urgente di un incontro istituzionale;
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la verifica della legittimità degli atti adottati dalla Direzione aziendale;
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l’eventuale adozione di misure straordinarie, fino al commissariamento dell’AOU, se ne ricorressero i presupposti di legge.
"La nostra azione – hanno dichiarato i sindacati – ha come obiettivo la difesa della sanità pubblica messinese, dei diritti dei lavoratori e della sicurezza dei cittadini, beni di assoluto interesse pubblico e costituzionalmente garantiti".