Iscriviti alla newsletter

Proverbi e salute mentale: ah, l'amour!

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 04/09/2025

La nostra storia

04/09/2025

L’Enciclopedia Treccani definisce il proverbio “Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza”.

Usato da sempre e in tutte le culture, esso non tramanda, però, né un sapere consolidato né tantomeno dogmatico, ma offre, a seconda delle situazioni o dei contesti storici, stimolanti chiavi di lettura di ciò che accade.

Lo scrittore spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616) diceva che i proverbi sono le “frasi corte disegnate dalle esperienze lunghe”, ovvero dalle esperienze dei popoli, tant’è che di modi di dire è impregnata la storia di tutte le culture, ad ogni latitudine.

La storia dei proverbi è più antica di qualsivoglia, primordiale forma di scrittura, anzi: proprio per la sua capacità di restare impresso, ora come monito, ora come insegnamento, il proverbio può considerarsi uno dei primissimi tentativi (ben riuscito, visti i risultati) di tramandare, all’interno di sistemi interpersonali e intergenerazionali, norme e regolamenti di vita; tant’è che se ne rinviene un ampio uso sia nella tradizione ebraica che in quella araba.

Tuttavia, non possono essere presi ad esempio per tramandare verità assolute, data la singolare proprietà di smentirsi l’un l’altro. Si prenda, come esempio, il detto “Chi fa da sé, fa per tre” che contrasta palesemente con quello che recita “L’unione fa la forza”, oppure i proverbi contraddittori “Chi troppo vuole nulla stringe” e “Chi non risica non rosica”.

Insomma: nulla di troppo serio, ma nemmeno di troppo leggero… questo è lo spirito col quale mi accingo a proporvi questa raccolta di proverbi dialettali italiani, aventi per protagonisti i “matti”. Così come i proverbi ci raccontano le “esperienze dei popoli”, allo stesso modo vorrei raccontarvi, attraverso questa raccolta, l’esperienza dei popoli rispetto al tema della salute mentale.

Fondendo, cioè, la tradizione, l’esperienza, i luoghi comuni, i detti e i non detti, la storia, la filosofia, le leggende dipingerò un inedito quadro, neanche troppo astratto, che parli di follia.

Parlando di quadri, credo proprio che la follia la possiamo paragonare ad un quadro astratto, dove l’autore dipinge ciò che sente ed ognuno ci vede ciò che vuole.

Analizziamo, ora, un proverbio della Campania:

“’A FEMMENA PE’ LL’OMMO ADDEVENTA PAZZA, L’OMMO P’A FEMMENA ADDEVENTA FESSO” (La donna per l’uomo impazzisce, l’uomo per la donna rincitrullisce).

Si dice che l’amore, in qualche maniera, renda gli amanti folli e in qualche modo è vero: durante l’innamoramento siamo capaci di pazzie, smarriamo spesso il senso di realtà, perdiamo la stabilità. L’immagine del nostro “oggetto d’amore” ci invade i pensieri, non riusciamo a pensare ad altro, diventiamo un po’ ossessivi, paranoici, ansiosi… quasi come se ci fossimo ammalati di qualche disturbo mentale. Ma l’amore non è una malattia, ovviamente… non compare nemmeno nei manuali psichiatrici diagnostici!

Tuttavia, l’innamoramento assomiglia molto, dal punto di vista biochimico, al disturbo ossessivo-compulsivo: in entrambi i casi si riducono i livelli di serotonina.

Al pari di una droga, diventa una meravigliosa dipendenza, quando è ricambiato, ma si trasforma in un tormento se non lo è. Se il nostro amato ci manca, andiamo “in astinenza”, ma è più facile andare “in overdose”, tanta è la voglia di stargli accanto.

Insomma: l’amore è una delle più potenti esperienze che ci possa capitare e, in quanto tale, ci può far volare o ci può far precipitare in un abisso profondo.

 

Volete leggere gli altri articoli sui proverbi in Salute Mentale?

Eccoli qui, in ordine di pubblicazione:

1) Maggio di matti e somari

2) Rosso maledetto

3) Quel pazzo di Ulisse

4) Le uova di Giorgio Cattaneo

5) Madri assassine

6) Fumare fa impazzire?

7) Infermieri carcerieri

8) Don Chisciotte della Mancia

9) Gli introversi, ottimi capi!

10) Zucche vuote, zucche piene

11) Ah, l'amour!