Sanità piemontese tra ritardi e innovazione: l’allarme del NurSind a Ivrea e Chivasso

Strutture in difficoltà, cantieri bloccati e pazienti penalizzati: il Nursind chiede risposte immediate all’Asl To4.

La sanità piemontese mostra in questi giorni due volti diametralmente opposti: mentre a Torino si registrano interventi innovativi e salvavita, a Chivasso e Ivrea emergono ritardi e criticità strutturali che mettono in allarme personale e cittadini.

È il NurSind, il sindacato degli infermieri, a riportare con forza l’attenzione sulla situazione dell’Asl To4. Con una lettera indirizzata al Direttore Generale Vercellino, il sindacato ha chiesto aggiornamenti concreti sui lavori urgenti, molti dei quali accusano ritardi preoccupanti.

Il segretario territoriale Giuseppe Summa sottolinea l’urgenza di una mappatura completa dei cantieri in corso e di quelli programmati, comprese le opere finanziate dal Pnrr, per restituire sicurezza e funzionalità agli ospedali.

Il caso più emblematico riguarda il nosocomio di Ivrea: da anni si attendono i lavori di ristrutturazione della Dialisi, con costi già sostenuti per il trasferimento temporaneo dei pazienti a Castellamonte e al quarto piano della Medicina di Ivrea. Oggi, però, non ci sono garanzie né sull’avvio dei lavori né sul rientro dei pazienti.

A ciò si aggiungono le infiltrazioni d’acqua mai risolte nel blocco operatorio e il cantiere incompleto del cosiddetto “Progetto Arcuri”, che avrebbe dovuto isolare l’Oncologia ma che continua invece a generare disagi significativi.

"Le criticità – ribadisce Summa – richiedono risposte rapide, soprattutto in vista dell’inverno e dei problemi legati all’impianto di riscaldamento". Per questo il NurSind ha chiesto un incontro con la Direzione Generale, al fine di definire tempi, modalità e risorse realmente disponibili.

Il messaggio del sindacato è chiaro: il personale sanitario e i cittadini meritano certezze, non solo annunci formali.