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Sanità in affanno, infermieri allo stremo: Così non si può più andare avanti

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 11/10/2025

NurSind dal territorioVeneto

Dalla fuga dei professionisti alla crisi delle iscrizioni: il grido d’allarme del NurSind Venezia

“Non chiediamo medaglie. Chiediamo rispetto, sicurezza, dignità.” — Sara Presutto, segretaria territoriale NurSind Venezia

Venezia 11/10/2025 — La fotografia della sanità pubblica, scattata da chi la vive ogni giorno, è impietosa. Sara Presutto, infermiera di area critica presso l’Ospedale dell’Angelo di Mestre e segretaria territoriale del NurSind Venezia, ha scelto di raccontare senza filtri la condizione degli operatori sanitari.

Professione in crisi: stipendi bassi, carichi insostenibili

“Un tempo essere infermieri era motivo di orgoglio. Oggi è una corsa contro il tempo, con responsabilità enormi e retribuzioni tra le più basse d’Europa.”

La denuncia è chiara: la professione infermieristica ha perso attrattività. I giovani si allontanano, le iscrizioni ai corsi universitari crollano. A Treviso, 150 candidati per 200 posti. A Verona, meno della metà. “Il calo non è casuale — spiega Presutto — ma frutto di anni di tagli, carichi di lavoro crescenti e mancanza di riconoscimento.”

Il caso dell’Ospedale dell’Angelo

Presutto lavora in Rianimazione Generale e Neurochirurgia, in un presidio HUB che ha visto aumentare le attività specialistiche senza un adeguato rinforzo del personale.

“Abbiamo segnalato più volte l’aumento del carico assistenziale. Ma l’azienda non ha rimpiazzato chi ha lasciato. Si corre in corsia a velocità disumane, a scapito della sicurezza.”

La percezione degli operatori è distante dalle rassicurazioni aziendali. “Le modifiche organizzative non bastano. Il personale è allo stremo.”

Lo stress invisibile: “Una guerra senza bombe”

Durante la pandemia, molti infermieri hanno vissuto esperienze traumatiche. “Scegliere a chi dare un ventilatore, un posto letto, una possibilità di vita… segna nel profondo. È una guerra silenziosa, ma reale.”

“Il trauma non è finito. E nessuno si è preoccupato di curare le ferite invisibili.”

Studenti in fuga, concorsi al ribasso

Il NurSind ha avviato un dialogo con la Regione Veneto per sostenere gli studenti infermieri. Tra le proposte, un contributo economico per ogni anno accademico superato.

“Abbiamo bisogno di politiche che attraggano i giovani, non che li spingano altrove.”

Intanto, i concorsi pubblici offrono numeri irrisori: solo 18 posti disponibili nel prossimo bando dell’Azienda Zero. “Una goccia nel mare — commenta Presutto — mentre le Ulss fanno i salti mortali per non assumere.”

Welfare e dignità: primi segnali, ma non basta

Negli ultimi mesi, la Regione ha stanziato 350 euro annui di welfare per il personale sanitario, per tre anni. “Un segnale positivo, ma insufficiente rispetto alle esigenze reali.”

Il messaggio del NurSind: riformare il SSN, non privatizzarlo

“Il Servizio Sanitario Nazionale non regge più. Va riorganizzato senza privatizzazioni, valorizzando ogni professionista e creando reti integrate - conclude Sara Presutto.

Il NurSind Venezia chiede una riforma del Servizio Sanitario Nazionale che parta dal territorio, valorizzi le competenze e garantisca sicurezza e dignità agli operatori.